In merito all’obbligo di etichettatura, il nuovo Regolamento Europeo sulle batterie, si dimostra conservativo solo in parte. Diverse infatti le nuove disposizioni introdotte dal testo, che come per altri obblighi previsti dallo stesso Regolamento, vedono la propria entrata in vigore secondo uno scadenzario dilatato nel tempo e – potenzialmente – ancora modificabile dai provvedimenti che via via la Commissione potrebbe introdurre. Vediamo dunque, ad oggi, cosa è previsto.
Immediatamente applicabile l’etichettatura che segnala la presenza di cadmio o piombo nella batteria (escludendo i casi in cui il contenuto sia di pochi millesimi percentuali). La sigla del metallo, rispettivamente Cd o Pb, va indicata sotto la nota icona del “bidoncino”.
A partire dal 18 agosto 2025, invece, tutte le batterie dovranno riportare il simbolo per la raccolta differenziata delle stesse, già previsto dalla normativa italiana con il Decreto Legislativo 20 novembre 2008, n. 188 («simbolo della raccolta differenziata») riportato nell’allegato VI, parte B.
La scadenza successiva è fissata al 18 agosto 2026, quando è previsto il debutto di una nuova etichetta, che riporterà diverse informazioni: si va dal nome del fabbricante, data e luogo di fabbricazione, fino a dettagli tecnici riguardante la composizione chimica e gli agenti estinguenti adatti in caso di incendio. Sarà inoltre necessario indicare se la batteria è ricaricabile, la sua capacità, e un’indicazione sulla durata media minima quando usate in applicazioni specifiche.
Infine, dal 18 febbraio 2027, sarà implementato – per tutte le tipologie di batterie - il QR code, lo strumento digitale che permetterà di visionare le informazioni generali, la dichiarazione di conformità, i doveri di diligence e le informazioni relative a prevenzione e gestione dei rifiuti.
Nel caso di batterie per mezzi di trasporto leggeri, le batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e tutte le batterie per veicoli elettrici, il QR code darà accesso, inoltre, al Passaporto Digitale.
Il Passaporto Digitale fornirà, oltre alle informazioni generali, dettagli preziosi come composizione e architettura della batteria, procedure di smantellamento e misure di sicurezza, valori dei parametri di prestazione e durabilità nominali, stato di salute della batteria e storico di utilizzo (numeri di ciclo, temperatura, stato di carica). Il passaporto ha l’obiettivo di rendere tracciabile il ciclo di vita della batteria e le informazioni in esso contenute avranno diversi livelli di accesso: dalle specifiche tecniche del dispositivo, di interesse per gli utilizzatori, a dettagli costruttivi e relativi alla vita della batteria e al suo utilizzo, in modo da permetterne la rigenerazione e il riutilizzo.
Infine, per favorire la transizione verso una piena applicazione dei principi di economia circolare, anche le batterie rigenerate avranno analoghi obblighi.
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Per conoscere le nuove categorie di batterie introdotte dal Regolamento: https://www.cobat.it/produttori/news-consorzi-cobat/news/nuovo-regolamento-ue-batterie-le-categorie
Per distinguere la batteria “prodotto” dalla batteria “rifiuto”: https://www.cobat.it/produttori/news-consorzi-cobat/news/nuovo-regolamento-ue-batterie-quando-una-batteria-diventa-rifiuto
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