Cobat da anni sta investendo in ricerca e sviluppo per trasformare in opportunità ambientali e economiche la gestione del fine vita dei prodotti immessi sul mercato, come gli accumulatori al litio.

Nel panorama nazionale le attività di ricerca sono state finora condotte in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Politecnico di Milano, Università Bicocca, Luiss Guido Carli, Università Bocconi e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Da queste collaborazioni è stato recentemente sviluppato un brevetto europeo per il trattamento di batterie al litio con l’utilizzo di un processo chimico idrometallurgico che massimizza il recupero del litio, oltre a consentire l’estrazione dei diversi materiali target presenti all’interno di tali batterie. Inoltre Cobat ha sottoscritto un accordo di sviluppo congiunto con un partner industriale del centro Italia, che consentirà nell’arco del 2020 di avviare delle attività di sperimentazione su scala pilota per la validazione e l’implementazione di un sito integrato per il trattamento di pile ed accumulatori di diversa chimica.

Sul fronte internazionale, Cobat è partner di due progetti finanziati dal Programma Quadro Horizon 2020. Entrambe le progettualità si inseriscono all’interno delle misure di sostegno previste nella strategia della Commissione Europea per una mobilità sostenibile a basse emissioni e per lo sviluppo di piattaforme integrate per potenziare l’innovazione digitale nelle smart factories.

Il progetto CarE-Service ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di modelli di business innovativi basati sul paradigma dell’economia circolare ed applicati al settore della mobilità elettrica. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il progetto si propone di favorire lo sviluppo di tre nuove catene del valore su scala europea, per il riuso, il remanufacturing e il riciclo selettivo di componenti e materiali ad alto valore aggiunto (in particolare batterie al litio, ma anche componenti metallici e tecnopolimeri).

Cobat, nel suo ruolo di sistema per la gestione del fine vita di pile e accumulatori con forte vocazione alle tematiche di economia circolare, è coinvolto nel recupero di batterie al litio per applicazioni second-life e nell’identificazione dei potenziali attori e siti del network, tenendo conto della conformità alla legislazione vigente in termini di standardizzazione e norme di sicurezza sia in fase di lavorazione, stoccaggio che di trasporto.

Il progetto DigiPrime, avviato a gennaio 2020, ha l’obiettivo di sviluppare un nuovo concetto di piattaforma digitale per l'economia circolare, al fine di abilitare nuovi modelli di business basati sul recupero di funzioni e sul riuso di materiali ad elevato valore aggiunto dai prodotti post-uso, con un approccio cross-settoriale. DigiPrime sviluppa un modello federato di piattaforme digitali per le attività intersettoriali nell'economia circolare: ogni nodo della federazione offre funzioni, servizi e dati interoperabili, a cui possono accedere gli altri nodi, promuovendo un approccio di simbiosi industriale. All’interno del progetto, Cobat coordina la compagine industriale del settore automotive con l’obiettivo di sviluppare e validare i servizi della piattaforma dedicati al riuso, remanufacturing e riciclo delle batterie al litio.