Superando le caratteristiche del classico house-organ, la rivista Ottantadue nacque con l’ambizione di rivolgersi ad un vasto pubblico. L’obiettivo era stimolare un approccio culturale di ampio respiro, che sapesse restituire il piacere di guardare dentro le cose, comprenderne le idee e le dinamiche. E far conoscere aziende, uomini, progetti di chi operava in settori particolarmente delicati sul fronte ambientale e sociale. Piombo e batterie, binomio “inscindibile” nel 2006 ma anche apparecchiature elettriche ed elettroniche e nuovi accumulatori elettrici.
Per parlare al grande pubblico e renderlo partecipe delle problematiche ambientali si è quindi lavorato su più registri, compresi quelli umani ed emozionali. Le storie che Ottantadue ha raccontato non erano spot costruiti a tavolino, erano storie ed imprese vissute, spesso faticose e onerose sia sotto il profilo gestionale che di produzione. Questi eventi, questi racconti di imprenditori che nella grande famiglia Cobat si sono messi in gioco, hanno catturato l’attenzione perché anomali rispetto alla tradizionale comunicazione patinata delle aziende. C’era fare e c’era testa e cuore nel raccontare di Ottantadue: la gente l’ha sentito e, ammirata, non solo si è disposta all’ascolto ma è cresciuta in consapevolezza.
Nelle pagine che seguono ne ripercorriamo i tratti salienti per aree tematiche.
