Marzo n°1 2018

Legambiente

Legambiente

I temi sui quali il nuovo gruppo dirigente intende lavorare nei prossimi anni sono in continuità col mandato dell’ultimo Congresso: clima ed energia, economia circolare e civile, green society, legalità, citizen science e volontariato.

Cambio al vertice di Legambiente. L’Assemblea dei delegati, che si è riunita nella sede centrale di Roma, ha eletto Stefano Ciafani nuovo presidente nazionale e Giorgio Zampetti neo direttore generale dell’associazione ambientalista. Al loro fianco Vanessa Pallucchi in qualità di vicepresidente, e Serena Carpentieri, nuova vicedirettrice. Confermati nel gruppo dirigente apicale Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale e Nunzio Cirino Groccia amministratore. Le nuove elezioni, a poco più di due anni dal X Congresso nazionale di Milano, arrivano a seguito delle dimissioni a fine 2017 di Rossella Muroni, eletta parlamentare di Leu in Puglia nelle recenti elezioni politiche.  
I temi sui quali il nuovo gruppo dirigente intende lavorare nei prossimi anni sono in continuità col mandato dell’ultimo Congresso: clima ed energia, economia circolare e civile, green society, legalità, citizen science e volontariato. Tra gli altri obiettivi da perseguire: la lotta all’inquinamento e alle disuguaglianze, la costruzione di un modello economico alternativo a quello attuale, l’allargamento della rete associativa e delle alleanze. Sono temi centrali che per Legambiente ben sintetizzano le sfide che il Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro: dalle politiche climatiche e urbane alla mobilità nuova e sostenibile, dallo stop al consumo di suolo alla lotta all’abusivismo edilizio, dalla promozione del turismo di qualità al contrasto al marine litter.
“Sullo scenario internazionale - dichiara il presidente Stefano Ciafani - i temi ambientali sono sempre più centrali per fronteggiare le emergenze e per riconvertire l’economia in chiave ecologica, come è evidente anche dalla recente svolta in Cina. In Italia questo non sta ancora avvenendo come dimostrano anche le ultime agende governative e il dibattito politico della campagna elettorale appena conclusa. Eppure, nonostante i cronici problemi ambientali e di illegalità che oggi si possono combattere coi nuovi strumenti previsti dalla legge sugli ecoreati, il nostro Paese può vantare tra i cittadini, le istituzioni e le imprese numerose esperienze di innovazione sociale, gestionale e tecnologica che utilizzano la tutela dell’ambiente come leva per il cambiamento. Continueremo a praticare la nostra idea di ambientalismo scientifico e popolare per cercare nuovi alleati in attesa che si concretizzi il percorso di rigenerazione ambientale e sociale su tutto il territorio nazionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale Giorgio Zampetti: “Legambiente è una delle esperienze più straordinarie di cittadinanza attiva e presidio del territorio, un’associazione utile al Paese. Utile perché capace di futuro, perché aperta ai tanti cittadini e volontari che vorranno unirsi a noi per contribuire a rendere migliore il mondo in cui viviamo”.