Ottobre n°2 2020

Turismo sostenibile

Foto di: Emanuela Fagioli

Per il 92% degli italiani l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus incide sulle scelte di viaggio e per il 74% dei nostri connazionali il turismo sostenibile è quello più sano e sicuro. Il “vincolo di sostenibilità” per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico secondo ben l’84% degli utenti. Sono alcuni dei dati più significativi che emergono dal 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” con focus su “Covid, turismo in sicurezza e campagna romana” realizzato da Fondazione Univerde in collaborazione con Noto Sondaggi e la main partnership di Cobat. I risultati sono stati divulgati al convegno “Il turismo sostenibile è sicuro. Istituzioni e imprese unite per il rilancio di un settore strategico”, ospitato dal The St. Regis Rome e organizzato dalla stessa Fondazione Univerde insieme al Touring Club Italiano.

I dati del Rapporto, presentati da Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, confermano ancora una volta, con percentuali in crescita rispetto alla media delle ultime rilevazioni, le esigenze associate dal campione di intervistati all’idea di turismo. Per il 48% degli italiani scaturisce dal desiderio di arricchimento culturale, per il 46% dalla maggiore conoscenza o esplorazione, dalla voglia di relax per il 43%, svago per il 39% e sport per il 12%. Ad attrarre sono principalmente: arte, storia, cultura, eventi (65%), natura e paesaggi (63%), prodotti enogastronomici tipici (25%). Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per l’ecoturismo aumenterà per il 66% degli italiani. Cresce all’83% (+2 rispetto alla scorsa ricerca) la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di “turismo sostenibile” inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio. Il 71% degli intervistati lo considera eticamente corretto e vicino alla natura. In merito alla conoscenza sociale del tema “Turismo e plastica”, il 98% degli intervistati ha sentito parlare dei danni provocati dall’abbandono di plastica nei mari, nei fiumi e nelle campagne: il 77% del campione intervistato giudica il fenomeno un’emergenza cui si deve porre rimedio.

Tra i partner dell’evento di Roma, promosso per celebrare la 41° Giornata Mondiale del Turismo del 27 settembre, anche TeleAmbiente, Italpress, GreenStyle, SOS Terra Onlus, #IoViaggioItaliano, con la collaborazione di Genera Group Holding, The St. Regis Rome, Società Agricola Tenuta Cesarina, No Censura. Una rete di soggetti impegnati a promuovere un turismo amico dell’ambiente e della sicurezza, favorendo il rilancio di un settore tra i più provati dalla crisi epidemica, soprattutto nelle grandi città. Tra i presenti al convegno, insieme ai presidenti Alfonso Pecoraro Scanio (Fondazione Univerde) e Giancarlo Morandi (Cobat), anche il sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi e il ministro per gli Affari regionali e Autonomie, Francesco Boccia.

«Il Governo, nel Recovery Fund, deve realizzare un forte investimento su un turismo che sia davvero sostenibile e capace di ispirare sicurezza e garanzie - ha dichiarato Pecoraro Scanio - Occorre puntare di più sui borghi e le aree interne, anche per contrastarne uno spopolamento dannoso per l’ambiente. Per quanto riguarda l’appeal della campagna romana, come meta di turismo sostenibile, l’85% del campione intervistato non sa che la Capitale è il più grande Comune agricolo d’Italia, ma la stragrande maggioranza avrebbe piacere a soggiornarvi. Il contributo che può dare Roma nel rilancio del turismo sostenibile all’aria aperta, intelligente, smart e sicuro è importante».

Nel passare la parola a Virginia Raggi, l’ex ministro dell’Ambiente ha quindi aggiunto: «Ringrazio la sindaca di Roma per essere qui con noi e per l’attenzione che sta dimostrando al tema. Questa deve essere un’occasione anche per fare conoscere le importanti iniziative messe in campo per migliorare la città, con tentativi di innovazione e cambiamento. Roma ha problemi anche ereditati, ma non ci piace l’immagine negativa che in alcuni casi viene data. Dobbiamo cercare di valorizzare noi stessi per primi la Capitale d’Italia anche dal punto di vista dell’immagine, credere nelle sue possibilità turistiche e promuoverle sempre di più con azioni concrete. Chi da anni agisce con interventi importanti a favore dell’ambiente e quindi del benessere di tutti sono gli amici di Cobat. Punto di riferimento nel recupero delle batterie, il Consorzio è cresciuto negli anni anche in altri settori diventando un vero e proprio player dell’economia circolare e soggetto promotore della mobilità elettrica».

Spazio quindi all’intervento della prima cittadina di Roma. «Sostenibilità, qualità e sicurezza sono gli asset per il rilancio del turismo - ha sottolineato Virginia Raggi - È fondamentale comunicare ai visitatori che la città rispetta le norme anti Covid e ha un ventaglio di itinerari alternativi da offrire. La creazione del bollino RomeSafeTourism per le strutture ricettive, la valorizzazione dei percorsi nel verde, la qualità dell’accoglienza e il miglioramento dei servizi in città sono la nostra risposta creativa e resiliente allo choc dell’emergenza sanitaria. Roma ha mostrato un’ottima tenuta, e tornerà traino nazionale del comparto. Già l’anno scorso avevamo avviato gli Stati Generali del Turismo mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti per ragionare sulle strategie di valorizzazione del settore. Ora, forti anche del lavoro già fatto, dobbiamo insistere ancora di più per rilanciare un turismo che per risultare vincente deve essere sicuro, sostenibile e attento all’ambiente - ha aggiunto il sindaco di Roma - Ringrazio dell’invito l’amico Alfonso che insieme a Univerde porta avanti con impegno e passione tante attività incentrate sulla sostenibilità, lavorando così per il bene di un settore strategico come quello turistico. Con lui ringrazio inoltre Noto Sondaggi, Cobat, qui rappresentato dal presidente Morandi, il Touring Club Italiano e tutti i soggetti impegnati a favorire il turismo e la sua ripartenza».

Proprio il presidente di Cobat ha ricordato lo stretto legame tra la difesa dell’ambiente e la valorizzazione del turismo. «Noi come Cobat ci occupiamo di economia circolare, raccogliamo i prodotti a fine vita e li trasformiamo in nuove materie prime - ha precisato innanzitutto Morandi - Perché un consorzio come il nostro deve interessarsi al turismo? Perché per favorire questo settore c’è una pregiudiziale legata proprio alla nostra attività. Si tratta della difesa dell’ambiente, della natura che ci circonda, della vivibilità. Contrastare l’inquinamento riciclando i rifiuti e recuperando i materiali significa salvaguardare le bellezze d’Italia e contrastare una possibile immagine negativa del nostro Paese».

Giancarlo Morandi è quindi entrato nel merito del 10° Rapporto sull’ecoturismo e sui problemi legati alla pandemia. «Quella del Covid-19 è una crisi di tipo sanitario con effetti economici rilevanti soprattutto nel settore turistico. La percezione del rischio legata al viaggio per gli italiani si mostra alta, ben il 40% degli intervistati dichiara che viaggerà di meno e il 74% che il turismo sostenibile è più sicuro. La nuova offerta turistica quindi dovrà incrociare i trend di esigenza di sicurezza dal rischio contagio con il rispetto per l’ambiente e gli spazi all’aperto. Lo sviluppo sostenibile del settore dipenderà dalla capacità delle località di destinazione di promuovere adattamenti alle tendenze economiche, sociali, politiche e ambientali, sottolineando l’emergere di azioni incentrate sulla riduzione del consumo energetico e delle di risorse del territorio, sullo sviluppo dell’economia circolare e della mobilità elettrica».

Un tema ripreso anche dal ministro Francesco Boccia, il quale ha dichiarato: «Il turismo sostenibile deve diventare un punto fermo della nostra idea di turismo, di sviluppo e di integrazione tra culture diverse che passa attraverso il viaggio. E il Recovery Fund servirà anche a questo». 

L’evento, in collegamento dal The St. Regis Rome, è stato trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook di Fondazione UniVerde, Touring Club Italiano, Cobat, Sos Terra Onlus, Green Style e in diretta televisiva su Teleambiente, sui canali 78 (Lazio e Umbria) e 182 (Lombardia) del digitale terrestre.

Tra gli interventi anche quello in collegamento video di Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italia: «Ci sono segnali di ripartenza lenta raccolti dal Centro Studi Touring, attraverso la nostra community che mette insieme 300.000 persone. Si segnala il grande ruolo dei borghi e dell’entroterra, una nuova geografia di luoghi e persone. Un patrimonio comune e acquisito del viaggiare anche per il futuro».

Alessandra Priante, Direttore Europa Unwto - United Nations World Tourism Organization, ha infine ringraziato il presidente Alfonso Pecoraro Scanio, a nome del Segretario Generale Unwto, Zurab Pololikashvili, per l’impegno anche al di fuori delle istituzioni, annunciando la collaborazione tra l’Organizzazione mondiale del turismo e la Fondazione Univerde nella promozione di progetti legati al turismo sostenibile. Nell’occasione Priante ha presentato una serie di dati secondo cui gli arrivi internazionali di turisti in Europa hanno fatto registrare un -66% nella prima metà del 2020 rispetto allo stesso periodo 2019; con quasi 120 milioni di posti di lavoro a rischio nel mondo. Numeri preoccupanti che testimoniano la necessità di mettere in campo il massimo impegno per rilanciare il settore turistico all’insegna della sostenibilità e della sicurezza.