Regione Lombardia ha assunto da tempo un impegno deciso nell’attuazione degli accordi di lotta alle emissioni inquinanti e climalteranti ed è stato approvato da poco dalla Giunta Regionale il Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC), fortemente orientato a fare delle sfide ambientali un elemento determinante della competitività e della capacità di innovazione del sistema economico lombardo. Questo include anche un’attenzione particolare alla mobilità sostenibile.
Inoltre, secondo lo scenario del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), al 2030 ci si attende un grande contributo dai veicoli elettrici e ibridi elettrici plug-in, che appaiono essere una soluzione per la mobilità urbana privata in grado di contribuire anche a migliorare l’integrazione della produzione da rinnovabili elettriche. Ci si aspetta una particolare efficacia degli investimenti in questa tipologia di veicoli tra 5-7 anni, con una diffusione complessiva di quasi 6 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica al 2030 di cui circa 4 milioni di veicoli elettrici puri.
Per arrivare a questo risultato Regione Lombardia sta lavorando su più fronti: sull’infrastrutturazione delle colonnine elettriche per la ricarica, promuovendo bandi per oltre 20 milioni di euro per la realizzazione di punti di ricarica elettrica, rivolti alla pubblica amministrazione. Ha incentivato il rinnovo del parco veicolare lombardo non solo privato, ma anche pubblico destinando complessivamente negli ultimi due anni oltre 60 milioni a bandi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Nelle politiche di incentivo alla transizione verso sistemi di mobilità sostenibile e di lotta all’inquinamento dell’aria, ci siamo sempre fatti orientare dal principio della neutralità tecnologica, nella convinzione che vadano combattuti gli inquinanti e non le tecnologie motoristiche.
Abbiamo registrato tuttavia che oltre la metà delle richieste per la sostituzione dei veicoli inquinanti, sia da parte dei cittadini che delle PA, è relativa a elettrico puro, ed elettrico puro + ibrido totalizzano i tre quarti delle richieste. Questo è un segno del fatto che esista una forte domanda di “mobilità elettrica” che si sta profondamente e rapidamente radicando.
Qui in Lombardia questa transizione è già partita.