Cercando l’ultima goccia
L’economia circolare dell’olio minerale usato
di Paolo Tomasi
Edizioni Ambiente - Novembre 2019 - pag. 216 - euro 22,00
Il sistema italiano dei consorzi per la gestione dei rifiuti - pur nella diversità dei modelli e delle tipologie dei rifiuti trattati - è un’eccellenza di livello europeo. Cercando l’ultima goccia ricostruisce, attraverso la testimonianza del suo Presidente, le vicende del Consorzio CONOU (Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli Oli minerali Usati), dalla sua nascita fino ai giorni nostri.
Intrecciando autobiografia e analisi dello scenario economico-industriale, il racconto restituisce una storia imprenditoriale di difficoltà e successi, in un mercato - quello della valorizzazione degli oli minerali usati - sempre più orientato verso la sostenibilità. Il tutto, nell’ambito di un modello di economia circolare che consente di produrre risorse attraverso un processo industriale di raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso. Con benefici evidenti per l’economia del Paese e la qualità dell’ambiente.
L’esperienza umana e professionale di Paolo Tomasi, nel settore dei prodotti petroliferi e all’interno del Consorzio degli Oli Usati dal 1994 al 2002 come Consigliere e dal 2003 a tutt’oggi come Presidente, fanno di questo libro una testimonianza preziosa e di rara capacità.
Nella prefazione Edo Ronchi ricorda che “si può sempre migliorare, ma i numeri, anche raffrontati a livello internazionale, ci sono, che la quota raccolta in Italia dell’olio usato potenzialmente raccoglibile è a un ottimo livello, che i nostri impianti di rigenerazione sono fra i più avanzati in Europa e che per i livelli di riutilizzo siamo i migliori.
Paolo Tomasi ha dimostrato, nella sua lunga esperienza alla guida del Consorzio, che questo modello può funzionare bene e che queste capacità in Italia esistono e possono provenire, come nel suo caso, dalla fila delle imprese. Tomasi ha il merito di aver dimostrato, grazie alla sua grande capacità di gestione e solidità di visione che, stabilita dal pubblico la rotta, le imprese sono in grado di seguirla e di raggiungere la meta anche quando la navigazione è lunga e piena di difficoltà”.