Luglio n°3 2019

Giancarlo Morandi

Giancarlo Morandi

Le attuali auto elettriche non sono il punto di arrivo della transizione verso una mobilità più attenta all’ambiente: appena saranno messi a punto nuovi accumulatori elettrici vedremo un’accelerazione ulteriore alla loro diffusione.

Oggi il dibattito sulla mobilità sostenibile verte principalmente sulla diffusione dei veicoli spinti da un motore elettrico.

Tutti gli esperti di scenari mondiali sostengono ormai da tempo che i nuovi automezzi a propulsione elettrica sostituiranno quasi completamente quelli con il motore termico: questo è certo, si asserisce, solo non si può ancora sapere con certezza quando questo avverrà.

Eppure l’auto a trazione elettrica ha percorso le strade del mondo ben prima di quelle che usano come carburante i derivati dal petrolio.

Come mai oggi risorge il mezzo a propulsione elettrica?

In realtà ciò che vi è di profondamente diverso dal passato non è certo la costruzione della carrozzeria e di tutti i servizi di bordo che ormai equipaggiano le autovetture prodotte in qualsiasi parte del mondo.

La grande differenza rispetto al passato è la capacità di avere individuato un accumulatore elettrico, quello al litio, capace di fornire energia con ingombri dimensionali e pesi estremamente più bassi delle tradizionali batterie al piombo.

Dunque la storia che si sta riscrivendo sulla mobilità è soprattutto una storia di batterie di accumulatori elettrici.

E se da più di cento anni usiamo le batterie al piombo oggi, a pochi anni dalla diffusione delle batterie al litio, tutto il mondo sta cercando nuove batterie capaci di dare più energia di quelle al litio o almeno a parità di prestazioni di non avere le loro caratteristiche negative.

Le batterie che oggi usano il litio, pur con diverse modalità, presentano tutte il problema della loro infiammabilità nelle circostanze più varie.

In particolare quando vengono trasportate o immagazzinate dopo un loro uso è facile che si infiammino se non si prendono le dovute precauzioni: gli stabilimenti che hanno preso fuoco in varie parti del mondo dalla Corea al Canada sono una testimonianza delle difficoltà nella gestione di queste batterie.

Il loro uso ha dunque limitazioni che vengono corrette da circuiti elettronici che ne controllano lo stato di carica e la temperatura per evitare brutte sorprese durante il loro utilizzo.

Dunque le attuali auto elettriche non sono il punto di arrivo di questa transizione verso una mobilità più attenta all’ambiente: appena saranno messi a punto nuovi accumulatori elettrici vedremo un’accelerazione ulteriore alla loro diffusione.

Comunque, per far fronte alle difficoltà nella gestione delle batterie al litio esauste ed al loro possibile riciclo, chi è attento all’ambiente come Cobat ha già individuato mezzi e procedure per salvaguardare gli utenti e le attività ambientali legati a questa tappa di evoluzione degli accumulatori elettrici.