Novembre n°4 2019

Jeep

Jeep

Anche l’importante Casa automobilistica, per la prima volta ad e_mob, ha deciso di puntare sempre di più sui veicoli ad emissioni zero, dalle auto ai mezzi commerciali.

Per la prima volta anche Fiat Chrysler Automobiles ha deciso di partecipare a e_mob, confermando così l’importanza crescente della mobilità green a livello nazionale e internazionale. Uno stand con in bella vista la nuova 500 completamente elettrica e altri veicoli a emissioni zero che hanno catturato l’attenzione dei visitatori, oltre all’intervento dei propri rappresentanti in diversi convegni dedicati ai vantaggi legati alla mobilità sostenibile. Tra questi c’è anche la creazione di nuovi posti di lavoro. Nell’occasione abbiamo intervistato Roberto Di Stefano, Head of e_Mobility Emea Region FCA Italy, e Daniele Lucà, Head of e_Mobility Business Development Emea Region FCA Italy. I due dirigenti dell’importante azienda automobilistica hanno annunciato che nel 2020 verranno immessi sul mercato nuovi veicoli a emissioni zero. 

Roberto Di Stefano, anche voi avete deciso di investire nella mobilità elettrica? 

«Sì, abbiamo già degli esempi concreti di vetture non inquinanti e altri mezzi con queste caratteristiche sono prossimi ad arrivare sul mercato. Investire nella mobilità sostenibile e nei bisogni dei clienti in questo ambito significa investire non solo sui prodotti, ma anche nei servizi e in tutto ciò che serve per sostenere l’uso quotidiano dei veicoli a zero emissioni, compresa la rete di ricarica. Occorre impegnarsi in più ambiti ed FCA sta facendo la propria parte». 

Il 2020 sarà un anno importante per la vostra azienda e vedrà un potenziamento dell’offerta di veicoli green, quali nuovi modelli proporrete al pubblico?

«Il 2020 sarà l’anno in cui Fca inizierà a toccare tutta la gamma di prodotto elettrificando a vari gradi i veicoli. Cominceremo a inizio anno con le vetture ibride di segmento basso, e cioè Panda e Ypsilon. Tra primavera ed estate inizieremo a produrre, e dunque a lanciare, le plug-in hybrid di Jeep che saranno due, la Compass e la Renegade. Poi a metà anno avremo un altro momento importante: inizieremo infatti a commercializzare quella che tutti già chiamano la nuova 500, che sarà a “zero emission”. Dopodiché, verso fine anno, proporremo il veicolo commerciale, per noi strategico. Qui a e_mob potete vedere esposti due delle vetture citate: la nuova 500 e la Compass».

Quali azioni, secondo voi, devono intraprendere le istituzioni, il mondo delle imprese e più in generale quello della politica per favorire la diffusione di veicoli elettrici?

«Rispondo sintetizzando il tutto in una sola parola: semplificare. Oggi le regole rendono confusa per il cliente la possibilità di scegliere. Il cliente deve essere facilitato sia nell’acquisto o utilizzo del veicolo elettrico, sia nella possibilità di dotarsi di punti di ricarica privati. Attualmente in questo ambito siamo in presenza di una giungla. Troppe regole diverse e non sempre chiare. Stiamo lavorando insieme alle autorità e alle istituzioni, non solo noi di FCA ma tutti gli operatori del settore, per rendere più semplice e meno burocratico il processo di elettrificazione della mobilità in Italia».

Daniele Lucà, i veicoli elettrici sono competitivi sul mercato?

«Lo stanno diventando sempre di più, e la competitività di questi prodotti è sicuramente un obiettivo di FCA. Abbiamo investito, stiamo investendo e continueremo a farlo per portare sul mercato dei prodotti che possano essere appetibili anche economicamente per il cliente. Penso al prezzo di acquisto, ma non solo. Oltre al costo del veicolo è infatti molto importante guardare alle spese legate all’intero ciclo vita e all’utilizzo giornaliero dei mezzi a emissioni zero. Noi vogliamo ottimizzare questi aspetti ricordando che già di per sé le auto elettriche sono più convenienti rispetto a quelle alimentate a carburante per quanto riguarda la manutenzione delle componenti motore». 

Grazie all’elettrico potranno esserci dei vantaggi occupazionali?

«La produzione concentrata in Italia vedrà in particolare gli stabilimenti di Melfi e Mirafiori impegnati nell’ambito dei veicoli elettrici. Penso non solo alle automobili come Jeep e 500, ma anche ai furgoni dedicati ai trasporti commerciali. Confermo quindi che ci saranno investimenti e nuovi posti di lavoro nel nostro Paese grazie alle scelte aziendali a favore della mobilità sostenibile».