Si è svolto a Milano, il 17 giugno scorso, un importante convegno sulle fonti rinnovabili di energia, la cui disciplina, ancora oggi, può definirsi una delle nuove frontiere del diritto.
È un tema di grande interesse per il futuro della professione forense - dice l’Avv. Stefania Gorgoglione, organizzatrice del convegno insieme al Movimento Forense di Milano - che può aprire nuovi sbocchi in un momento non facile per le professioni intellettuali (non ultima quella degli avvocati) a causa della crisi economica che l’Italia sta attraversando.
L’evento - realizzato anche grazie al supporto di Cobat, per il quale è intervenuto il direttore generale Dott. Michele Zilla - ha voluto caratterizzarsi per un taglio non esclusivamente giuridico e ha visto la partecipazione di importanti relatori che hanno fornito ai partecipanti una panoramica a tutto tondo delle regole che sovraintendono a questo settore in Italia.
La giornata è stata introdotta dai saluti del presidente della sezione milanese del Movimento Forense, Avv. Antonino La Lumia e moderata dal Professor Mauro Renna dell’Università Cattolica di Milano.
Oltre all’iniziale intervento sulla legislazione che disciplina i vari regimi di incentivazione alla produzione succedutisi nel corso degli anni, gli organizzatori hanno voluto ampliare i temi trattati anche ad aspetti tecnici di cui meno di frequente un convegno destinato agli operatori del diritto si occupa.
La prima relazione dell’Avv. Gorgoglione, dopo un breve excursus sulla disciplina comunitaria, da cui - come noto - deriva la legislazione nazionale, ha illustrato il contenuto dei decreti ministeriali relativi alla promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili, distinguendo tra normativa di sostegno all’energia da fonte solare e incentivazione della produzione da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
Per quanto concerne il fotovoltaico, si sono succeduti, nel corso degli anni, cinque “conti energia”, a partire dal 2005 fino al decreto ministeriale 5 luglio 2012 (l’ultimo), che si è esaurito il 6 luglio 2013, data in cui l’Autorità per l’energia ha certificato il raggiungimento del costo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di Euro.
La soglia di costo del sostegno alle altre fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, pari a 5,8 miliardi di Euro, non è invece ancora stata raggiunta; gli ultimi dati del GSE, aggiornati al 31 maggio 2019, riportano un costo indicativo per queste fonti di 4.855 milioni di Euro l’anno.
L’intervento si è infine soffermato sulle problematiche pratiche relative all’autorizzazione degli impianti di produzione con un cenno alle prospettive future dei due settori alla luce del nuovo decreto ministeriale licenziato dalla Commissione UE e già firmato dai Ministri competenti (alla data di chiusura della rivista non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale).
Il convegno è proseguito con l’illustrazione, da parte dell’Ingegner Cosetta Viganò di Elettricità Futura - associazione confindustriale che raggruppa le imprese elettriche italiane - delle tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili. Molto coinvolti gli avvocati presenti che hanno potuto avere un assaggio anche di questioni prettamente tecniche, per così dire “estranee” ai temi che li vedono impegnati nel loro lavoro quotidiano.
Al tavolo dei relatori è intervenuto anche il Gestore dei servizi energetici S.p.A., con la dottoressa Silvia Morelli, che ha avuto modo di spiegare il ruolo centrale del GSE, soggetto deputato a livello nazionale a promuovere lo sviluppo sostenibile e a erogare ai produttori gli incentivi all’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Ugualmente stimolante l’Intervento dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), con l’Ingegner Andrea Galliani, che ha illustrato il ruolo del regolatore in questo settore della produzione di energia elettrica. Anche in questo caso, sono state chiarite alcune definizioni, ben note agli operatori del settore (solo per citare alcuni esempi: perdite di rete, mercato per il servizio di dispacciamento, ruolo e compiti di Terna), ma non così familiari per i giuristi.
Ha concluso la giornata il direttore generale di Cobat Michele Zilla che ha raccontato l’esperienza pionieristica del Consorzio nel recupero dei moduli fotovoltaici giunti a fine vita tramite il portale Sole Cobat - con aree dedicate a installatori, pubblica amministrazione e GSE - con l’obiettivo di tracciare ogni singolo modulo fotovoltaico e garantire il recupero dei materiali rari e tecnologici di cui è composto.
L’intervento del Dott. Zilla ha suscitato molto interesse tra i presenti consentendo anche di individuare un nuovo interessante spunto per un futuro incontro sul tema dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il Movimento Forense
Il Movimento Forense è un’associazione che nasce nel 2007 con l’obiettivo di far interagire l’avvocatura con le istituzioni e la politica al fine di migliorare la professione e incidere concretamente nel processo di miglioramento del sistema giustizia in Italia.
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