Il Lago di Como vuole diventare uno dei più sostenibili al mondo. Per farlo, abbiamo deciso di puntare sulle imbarcazioni elettriche”. Lo ha detto Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia, illustrando l’importante progetto dedicato alla transizione ecologica della navigazione lacuale messo in cantiere nel territorio comasco. Un piano d’intervento per potenziare il numero di colonnine di ricarica a servizio di pubblici e privati in diversi paesi che si affacciano sul Lago, e per riconvertire battelli e traghetti in imbarcazioni a emissioni zero. I Comuni partecipanti sono quelli di Tremezzina, Bellagio, Cernobbio, Menaggio e Varenna. Con loro anche altri enti locali e società di trasporto pubblico che si occupano della navigazione del Lario. Fondamentale inoltre il prezioso supporto di Enel per quanto riguarda il potenziamento dei punti di ricarica, oltre alla collaborazione di altre aziende. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 1.300.000 euro.
“L’avvento della mobilità elettrica che ha rivoluzionato il mondo dell’automotive sta contaminando anche gli altri ambiti di trasporto - si legge nella relazione di presentazione del progetto - Siamo di fronte ad un processo evolutivo inarrestabile che trasformerà il concetto di mobilità. Sarebbe ingenuo pensare che l’avvento dell’elettrico nell’automotive non coinvolga anche l’industria nautica e i suoi sistemi di propulsione. Il motore termico per le imbarcazioni deriva infatti dai motori delle auto. Assisteremo quindi alla trasformazione della nautica. I grandi yacht passeranno gradualmente, prima alle motorizzazioni ibride plug in, poi a quelle full electric. Per la piccola nautica da diporto il passaggio sarà ancora più veloce”.
Questo settore è una realtà ormai consolidata con centinaia d’imprese in Europa che si stanno occupando del retrofit delle piccole imbarcazioni. Il futuro della navigazione green è promettente e procede a vele spiegate, con un fatturato previsto a livello mondiale di 20 miliardi di dollari entro il 2027. Il passaggio ai motori elettrici comporta un balzo sensibile nell’efficienza energetica delle imbarcazioni. Sul fronte dell’ambiente, l’uso dell’elettrico permette l’azzeramento delle emissioni di sostanze nocive tipiche delle barche tradizionali sia in acqua che in atmosfera, come idrocarburi aromatici e alifatici, particolato, polveri fini e ultrafini, ossidi di azoto e di zolfo, oli minerali. La riconversione graduale delle oltre 570.000 imbarcazioni da diporto oggi presenti in Italia contribuirebbe al raggiungimento del 40% degli obiettivi Net Zero al 2030, come previsto dall’Unione Europea.
Tornando in modo più specifico al progetto del Lago di Como, sono diversi gli obiettivi concreti di questo accordo di partenariato. Innanzitutto realizzare infrastrutture di ricarica per veicoli nautici a trazione elettrica, che si rivolgano in prima battuta alle imbarcazioni private o alle società di noleggio, e nel giro di qualche anno al trasporto pubblico nautico in modalità elettrica. La parte del progetto riguardante “Azioni e interventi” prevede in particolare il posizionamento di almeno una colonna con doppie prese in corrente DC in grado di erogare fino a 350 kW nelle zone di attracco e di posteggio dei mezzi per il trasporto pubblico; il posizionamento di almeno due colonne con doppia presa in corrente in AC che possono erogare fino a 22 kW destinati alle imbarcazioni private; la costruzione dove necessario di pontili galleggianti dedicati alla messa in dimora di ricariche elettriche.
“Oltre alla difesa dell’ambiente e alla sostenibilità, vogliano favorire l’attrattività del territorio che si affaccia sul Lago di Como e lo sviluppo delle imprese presenti in questo settore - aggiunge il sindaco Mauro Guerra - Penso a uno sviluppo territoriale di aziende, armatori e maestri d’ascia, in ottica di economia circolare, con significative prospettive occupazionali. La filiera dei Cantieri Nautici Lariani è una realtà territoriale importante per le province di Como e Lecco e riveste un forte rilievo sia in termini di tradizione che di opportunità di sviluppo. Ad oggi si riscontrano circa 25 cantieri attivi sulle sponde del nostro lago, quasi tutti a conduzione familiare, caratterizzati da un passaggio del mestiere di generazione in generazione, attività di piccole e medie dimensioni connotate da una spiccata componente artigianale rappresentata dalla manualità e dall’originalità”.
Ad oggi è possibile individuare due ambiti di filiera legati alle imbarcazioni nel contesto Lariano: la prima legata alla costruzione di nuove imbarcazioni elettriche o alla riconversione di natanti a propulsione endotermica. La seconda legata al noleggio di tali imbarcazioni. Spesso i cantieri nautici lariani integrano entrambe le attività concentrandosi sul noleggio nella stagione estiva e operando maggiormente sui lavori di cantiere negli altri mesi. “Sviluppare la filiera delle imbarcazioni puntando sui propulsori elettrici potrebbe dare nuova linfa al settore e supportare aziende storiche familiari facendo leva sullo sviluppo costante del turismo - aggiungono i promotori del progetto - Diventa fondamentale intervenire per implementare i punti di ricarica veloce pubblici per favorire un rapido sviluppo della nautica lacustre sul Lario. Inizieremo dal ramo comasco, con l’intenzione di potenziare poi la sponda lecchese”. Stando sul tema, gli arrivi registrati sul lago di Como nel 2021 sono cresciuti del +77,8% rispetto al 2020 , mentre per quanto concerne gli arrivi stranieri la percentuale raggiunge addirittura il +87,8%. A livello regionale continua a crescere l’importanza del Lago di Como per quanto riguarda le presenze turisti che, che nel 2021 hanno rappresentato l’11,8% del totale lombardo.
Ma i motivi per favorire la transizione ecologica nella navigazione non si limitano ai già importanti vantaggi ambientali, turistici e aziendali. Le imbarcazioni elettriche sono estremamente silenziose, molto di più rispetto alle barche tradizionali. Con questo tipo di alimentazione viene eliminata la produzione di fumi di scarico che spesso disturba la navigazione e viene abbassato il moto ondoso. Le imbarcazioni elettriche sono poi molto economiche da gestire: il costo di una ricarica completa è irrisorio rispetto agli attuali costi del carburante, bastano pochi euro al giorno per garantire un’autonomia di circa 8 ore. Nell’immaginario comune il motore tradizionale è considerato sinonimo di affidabilità. In realtà, essendo più complesso rispetto a un impianto elettrico, in caso di avaria richiede personale qualificato per risolvere il problema. Al contrario il motore elettrico, essendo costituito da pochi elementi, presenta una più bassa probabilità di guasti ed è più semplice da riparare.
Sul fronte infine del trasporto pubblico, la Gestione Navigazione Laghi ha l’obiettivo di offrire un servizio efficiente ai viaggiatori, improntato al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione dei territori: l’elettrico rappresenta lo strumento migliore per farlo. L’Azienda, durante i mesi di maggiore attività, impiega fino a 750 dipendenti con 9 milioni e mezzo di viaggiatori trasportati (dati 2018) e garantisce tutto l’anno un servizio di collegamento dei territori bagnati dai laghi Maggiore, Garda e di Como. “Il Lake Como è già uno dei più apprezzati e conosciuti a livello internazionale e con questo intervento possiamo diventare una vetrina mondiale per l’elettrificazione della navigazione e la sostenibilità - conclude Mauro Guerra - La scommessa da vincere è quella, iniziando dalla riconversione delle imbarcazioni pubbliche, di convincere sempre più privati alla scelta green mettendoli nelle condizioni di affidarsi all’elettrico grazie alla presenza di punti di ricarica e servizi”.