Dicembre n°3 2021

Ecomondo

Foto: Emanuela Fagioli ecomondo.com

Nel solco di una tradizione quasi venticinquennale, la strada per la transizione ecologica passa da Rimini. I risultati  in questo 2021 sono andati ben oltre le più rosee previsioni e Ecomondo e Key Energy, i due saloni dedicati all´economia circolare e alle energie rinnovabili di Italian Exhibition Group, hanno registrato l´85% di presenze rispetto all´ultima edizione pre-covid, con più di 1.080 marchi presenti dislocati sul 90% della superficie espositiva.

E nel decennale degli Stati Generali della Green Economy, sono state ben cinquecento le ore di convegni e seminari:  numeri che confermano che la spinta alla transizione ecologica è inarrestabile e Rimini  il luogo di incontro  e business per una comunità di imprese, istituzioni, enti e organizzazioni che nei saloni della Fiera si sono confrontati sulle tematiche oggi al centro delle agende di tutti i governi, e legate in particolare alle opportunità connesse all´avvio del PNRR alla vigilia dell’appuntamento di Glasgow.

Importante e qualificata è stata la partecipazione governativa italiana, così come l´egida della Commissione europea, a rimarcare l´importanza che queste manifestazioni hanno assunto negli anni come punto di riferimento sia nell´area del Mediterraneo sia per istituzioni di primo livello europeo per policy e ricerca ed innovazione nei settori indicati.

Bioeconomia circolare, risorse idriche, trattamento dei rifiuti e processi di digitalizzazione che portano la green economy nel perimetro di industria 4.0 sono tra le novità di filiera più interessanti di questa edizione 2021. Le aziende che lavorano sui processi e il monitoraggio sono l´anello di raccordo tra la raccolta dei materiali di scarto e la materia prima seconda. Cresciuti, anche in termini di business generato in fiera, le bioenergie e il fotovoltaico e tutto il settore dell´illuminazione smart nelle città legato all’efficientamento e alla sicurezza.

Il salone biennale dei veicoli per l´ecologia SAL.VE ha messo insieme in un´unica vetrina telaisti e allestitori dei mezzi per l´igiene urbana e gli allestimenti per la raccolta differenziata con mezzi a propulsione ibrida o full electric.

Dalle presse meccaniche alle stampanti 3D alimentate da plastiche bio, industria e startup sono state visitate da operatori qualificati e orientati al business, che fanno dei due saloni appuntamenti di green business.

Cresciuta anche la percentuale di stand che sono stati allestiti con materiali sostenibili, ottenuti dal riciclo di legno d´arredi o altri materiali d´edilizia, dai pannelli alle piastrelle.

Con gli eventi di Ecomondo curati dal Comitato scientifico presieduto dal professor Fabio Fava, è stata condotta un´analisi puntuale sul tema della rigenerazione dell´ambiente, in linea con le raccomandazioni del Green Deal europeo. Grazie alle “conferenze faro” sono state identificate le azioni che potranno consentire una rigenerazione sistemica ed inclusiva delle nostre manifatture, delle nostre città, del patrimonio naturale, suolo, acque e mari, per un pronto recupero economico, ambientale e sociale del Paese assieme all´Europa e all´area del Mediterraneo.

Nella sessione inaugurale di Key Energy, uno studio preparato per questo evento dall´Energy Strategy Group del Politecnico di Milano ha approfondito le opportunità legate al PNRR, in particolare in termini di ricadute economiche e occupazionali: si parla di più di 64 miliardi di euro di ricavi aggiuntivi, oltre a 132mila posti di lavoro in più. Si è parlato inoltre, nei convegni curati dal Comitato scientifico presieduto da Gianni Silvestrini, delle novità in arrivo, dall´eolico off-shore all´agro-fotovoltaico, dalle Comunità energetiche all´idrogeno, di strategie climatiche, nonché dei primi interessanti risultati sui fronti del Superbonus e della mobilità elettrica. Tra gli interventi anche quello di Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, pur condividendo e plaudendo le opportunità legate al PNRR, ha sottolineato con forza le molte, troppe, incongruenze dettate in Italia dalla mancanza di norme e/o decreti attuativi portando ad esempio il problema della second life delle batterie al litio. “Il riuso - ha sottolineato Morandi - negli indirizzi europei è al primo posto nel trattamento dei prodotti a fine vita:  ebbene, nel nostro Paese le batterie al litio dismesse ma che potrebbero ancora esprimere utilità nello stoccaggio delle energie rinnovabili, mancando precisi indirizzi normativi sono ad oggi a tutti gli effetti considerati solo rifiuti. Dare una seconda vita a queste batterie sarebbe quindi considerato trattamento illecito di rifiuti. Si finirebbe in galera”.