Dicembre n°5 2018

Ecomondo

Ecomondo. Cobat verso nuove mete

All’evento internazionale di Rimini il Consorzio ha illustrato la propria scelta di farsi in tre per vincere le nuove sfide dell’economia circolare: Cobat Raee, Cobat Ripa e Cobat Tyre.

Correva l’anno 1997. Erano in pochi a parlare di economia circolare, ambiente e sostenibilità. Alcuni di loro, aziende, consorzi, associazioni, decisero di dare vita a Ecomondo. Da allora a oggi la grande fiera internazionale di Rimini dedicata alla green economy è cresciuta diventando un punto di riferimento per il settore nell’area Euro-Mediterranea. E tra chi ci ha creduto fin dall’inizio c’è Cobat, da trent’anni in prima linea per dare nuova vita ai rifiuti tecnologici. 

Anche questa 22esima edizione di Ecomondo - svoltasi dal 6 al 9 novembre - ha registrato un ottimo successo in termini di partecipazione con oltre mille espositori e decine di migliaia di visitatori. Il Consorzio ha voluto essere presente con un proprio stand - oltre a un corner nella Città sostenibile - per illustrare a pubblico e operatori i propri servizi. Un impegno a favore della circolar economy caratterizzato dalla capacità di sapersi innovare, guardare avanti e accettare le nuove sfide di un mercato in continua evoluzione. Da qui la scelta del motto  “Con Cobat verso nuove mete”. Per raggiungere questi obiettivi green il Consorzio ha deciso di farsi in tre: Cobat RAEE (specializzato nella raccolta e riciclo di apparecchiature elettriche ed elettroniche e moduli fotovoltaici), Cobat Ripa (Il più importante consorzio italiano per il riciclo di pile e accumulatori esausti) e Cobat Tyre (società consortile specializzata nel recupero degli pneumatici fuori uso). Una novità concretizzata nei mesi scorsi e illustrata a Ecomondo dal presidente Giancarlo Morandi, dal vice Guido Borzoni, dal direttore generale Michele Zilla e dal direttore operativo Claudio De Persio insieme ai responsabili dell’Area produttori, marketing e comunicazione. Lo staff Cobat ha inoltre partecipato a numerosi convegni, dopo la cerimonia di apertura che ha visto l’intervento del ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

«Ecomondo è più di un’esposizione, è un expo dell’economia circolare e dell’ambiente che ha saputo durare negli anni e crescere, assumendo valore internazionale - ha esordito il ministro dopo il taglio del nastro - Qui si incontrano realmente gli imprenditori che vogliono lavorare per l’ambiente, gli operatori del settore, i consorzi e la struttura pubblica. Si incontrano per dialogare e costruire insieme il sistema dell’economia circolare. L’Italia non è al punto zero, siamo tra i primi Paesi al mondo a credere in questo nuovo paradigma di sviluppo. Il 25% delle aziende italiane - incalza Sergio Costa - investe già in modo consistente nella green economy, e l’84% è intenzionato a farlo. Siamo il Paese che ricicla il maggior numero di rifiuti, circa il 79%. Tutto ciò non è poco. Occorre continuare su questa strada, nella quale crede anche il Governo».

Una dichiarazione incoraggiante per aziende e consorzi presenti a Ecomondo pronti, come Cobat, a vincere le nuove sfide dell’economia circolare.

«Prima di parlare di nuove mete dobbiamo fare un passo indietro - precisa il direttore generale Michele Zilla - Il 2008 è fondamentale perché è stato l’ultimo anno di Cobat come consorzio obbligatorio. In quel momento si è chiuso un ciclo, ma noi abbiamo voluto riaprirne subito un altro. In dieci anni ci siamo evoluti pur mantenendo sempre fede a tre concetti cardine della nostra attività: trasparenza, efficienza e sostenibilità. Un altro elemento importante è la passione. La passione dei collaboratori, dei dipendenti e degli azionisti del Consorzio stesso. Ora stiamo parlando di nuove mete e obiettivi. Per conquistarli abbiamo deciso di farci in tre». Un tema, questo, ripreso anche dal vicepresidente. «Cobat non si spaventa davanti ai cambiamenti, ma li sa cogliere per crescere - sottolinea Guido Borzoni - Nel  2018 abbiamo previsto l’indirizzo assunto dal legislatore verso i consorzi monofiliera. Abbiamo trasformato questa “rischiosa” novità in opportunità attraverso un’operazione di scissione con la quale ci siamo trovati ad avere oggi dei consorzi che si occupano di uno specifico settore e che poi affidano, per contratto, a Cobat Servizi l’attività operativa per raggiungere risultati comuni. La nostra è una scelta sinergica: la stessa amministrazione, la stessa struttura organizzativa, lo stesso management, la stessa rete sul territorio: valori aggiunti del Consorzio». 

Durante Ecomondo, Cobat ha dedicato una particolare attenzione alla comunicazione. 

«Il nostro consorzio è nato con l’economia circolare perché si è sempre occupato di raccolta e riciclo garantendo un ciclo virtuoso nell’intero processo di recupero dei materiali - ricorda Chiara Bruni, responsabile comunicazione e marketing di Cobat - La circular economy rappresenta il futuro del nostro Paese e del Pianeta. Abbiamo voluto ricordalo con forza anche in questa 22esima edizione di Ecomondo illustrando la capacità di Cobat di lavorare su più fronti per la sostenibilità ambientale. Altro tema che abbiamo portato alla fiera internazionale della green economy è quello della mobilità elettrica. Oltre alla postazione principale abbiamo un piccolo stand presso “La Città sostenibile” per parlare delle auto a emissioni zero e della necessità di garantire un corretto riciclo di tutte le componenti, a partire dalle batterie». 

Allo stand di Cobat i visitatori hanno notato la presenza di alcune barchette di carta, perché quest’anno proprio la barca è uno dei simboli della campagna di comunicazione del Consorzio. «Attraverso il messaggio della barca vogliamo esprimere il concetto “Cobat un mare di servizi” ricordando la multifiliera dei servizi offerti dal Consorzio - spiega Luca Margherita, communication strategist - Queste barchette ci dicono che Cobat viaggia verso nuove mete. Il Consorzio è infatti sempre stato attento ai cambi repentini del mercato anche dal punto di vista commerciale, parliamo quindi di nuove mete intendendo sviluppi futuri e ulteriori risultati da raggiungere».

Grazie all’impegno di tutti i suoi dirigenti e operatori lo stand di Cobat è stato raggiunto da numerosi visitatori, e anche quest’anno il bilancio della partecipazione a Ecomondo è più che positivo.

«Nonostante la fatica e l’impegno che un’organizzazione come la nostra deve mettere per essere qui e nel frattempo continuare a lavorare sul territorio, vale senz’altro la pena partecipare a una fiera così importante - sottolinea il presidente Giancarlo Morandi - Abbiamo potuto confrontarci con i rappresentanti delle istituzioni, vedere cosa fanno i consorzi con cui collaboriamo, e incontrare tanti amici che da varie parti d’Italia sono venuti a trovarci. Il nostro Consorzio si è dimostrato ancora una volta centrale rispetto ai temi dibattuti». Soddisfazione anche da parte del direttore operativo Claudio De Persio.  «Al nostro stand abbiamo ricevuto commenti positivi da parte di tanti soggetti che vedono in Cobat un sistema avanzato - commenta De Persio - Qui a Rimini è emersa, con la partecipazione di numerose  aziende, la volontà di fare dell’ambiente uno strumento di crescita economica. Con la circular economy l’attività imprenditoriale sarà sempre più rilevante anche in ambito ambientale».