Non solo moda e abbigliamento. Il tessile riveste un ruolo importante anche in altri settori, compreso quello dell’automotive. Un esempio importante è rappresentato da Leva Spa, fondata a Torino negli anni ‘50 con un’attività incentrata fin da subito nella lavorazione e nell’utilizzo di vera pelle, finta pelle vinilica e poliuretanica oltre ai tessuti e alle reti. Negli anni ‘80 Leva si inserisce nel settore automotive interiors specializzandosi nella progettazione e realizzazione di componenti complessi attraverso differenti processi che variano dalla tessitura al taglio e alla fustellatura, cucitura, incollaggio e sellatura. Ad oggi, oltre ai già citati, si aggiungono ulteriormente il processo di saldatura (HF e US), tessitura, stampaggio ad iniezione e termoformatura. L’insieme di queste specializzazioni ha permesso a Leva Spa di conquistare nel tempo la fiducia delle principali case automobilistiche grazie anche alla strategia aziendale di verticalizzare l’intera filiera produttiva al fine di raggiungere una maggiore competitività sui mercati. Tra gli attuali clienti della Leva ci sono i principali car makers italiani e stranieri ed i loro maggiori fornitori di primo impianto nazionali ed internazionali.
“Tra le caratteristiche principali e fondamentali della nostra azienda vi sono la cura per i dettagli e la capacità di innovare, l’affidabilità e il supporto del Cliente in tutte le fasi del progetto: dall’idea, alla prototipazione, alla progettazione e, infine, alla realizzazione dello stesso” - fa sapere la dirigenza di Leva Spa, alla quale abbiamo posto alcune domande per conoscere meglio la realtà aziendale.
Quali sono i progetti presenti e futuri? “Con lo scopo di valutare scenari di un continuo progresso ambientale, abbiamo completato la valutazione del Carbon Footprint per il 2019-2020 e ora pianificato quella per il 2021-2022 in modo da poter misurare il miglioramento degli indicatori attuato attraverso una serie di interventi operati negli ultimi due anni. L’obiettivo finale che ci siamo prestabiliti è, difatti, quello di raggiungere un livello di ‘Carbon Neutral’ entro il 2030”.
Quale attività vi rende unici nel settore? “La caratteristica peculiare della nostra azienda è l’elevato livello di innovazione che nasce tale sin dalla definizione di prodotto e di processo, atto a soddisfare l’esigenza del cliente. Le competenze maturate in 60 anni di storia aziendale si traducono in un approccio partecipativo e propositivo nella delicata fase di progettazione e co-design. Un’approfondita conoscenza dei materiali e l’esperienza nell’applicazione di processi innovativi, la capacità di trovare le migliori soluzioni nella realizzazione e nella lavorazione del prodotto finito, costituiscono gli elementi chiave della nostra offerta sul mercato”.
Qual è la vostra policy in termini di sostenibilità? “La nostra azienda è consapevole dell’importanza di ottemperare ai requisiti del cliente e a quelli cogenti applicabili in tutte le attività del Gruppo. Per raggiungere tali obiettivi intende bilanciare i temi della crescita economica, dell’inclusione degli stakeholder e della tutela ambientale per migliorare il proprio livello di sostenibilità. Proprio in funzione di ciò la direzione di Leva Spa ha deciso di attuare, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione Integrato basato sulle Norme IATF 16949, ISO 14001, ISO 9001 ISO 45001, fondamento indiscutibile delle attività svolte. Questo per garantire la soddisfazione dei clienti e il superamento delle loro aspettative; per favorire la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori; per promuovere i principi della sostenibilità ad ogni tematica trattata dal sistema aziendale. Leva Spa, infatti, si impegna al massimo nel percorso di transizione sostenibile delle proprie attività verso un modello organizzativo in grado di massimizzare la tutela ambientale, inclusa la prevenzione dell’inquinamento. L’obiettivo, prima citato, di trasformarsi in azienda ‘Carbon Neutral’ avverrà mediante efficienza energetica, ricorso alle rinnovabili, controllo del consumo di acqua, limitazione delle proprie sorgenti emissive, l’ottimizzazione del consumo di risorse necessarie per il mantenimento dei propri processi aziendali (MP e altri materiali). In questo senso l’azienda ha optato per l’installazione di pannelli fotovoltaici ad alta performance sul tetto della stessa”.
Quali sono le difficoltà e le opportunità dei materiali in uso? Non tutti i materiali nobilitanti che usiamo per le nostre lavorazioni hanno la possibilità di un riuso o riciclo. Anche per questo abbiamo deciso di aderire a Cobat Tessile per sviluppare insieme la possibilità del percorso più idoneo per valorizzare gli sfridi dei materiali aggregati, quali finte pelli ed ecopelli”.
Quali opinioni avete in merito alle normative in atto? “Ci sono ancora degli ambiti in cui occorre una miglior definizione legislativa. Sicuramente una sburocratizzazione dei processi gioverebbe ad un più celere percorso verso la sostenibilità”.