Ottobre n°2 2023

Riduzione dei consumi e razionalizzazione dei costi. Per fronteggiare il caro energia e la volatilità dei prezzi del 2022, le aziende italiane sono state costrette ad adottare strategie di efficientamento energetico per limitare gli enormi costi derivanti dal consumo energetico. Esigenze che diventano ancor più impellenti se consideriamo la prossima approvazione della Direttiva europea sull’efficientamento energetico (Eed) che dovrebbe obbligare i Paesi membri a ridurre il consumo finale di energia di almeno l’11,7% entro il 2030.

Anche nel 2023 gli effetti negativi del caro energia si stanno facendo sentire. Una spada di Damocle che lo scorso anno, secondo le stime di Confindustria, ha inciso per il 9,8% sul totale dei costi di produzione dell’intera economia, con un impatto sulle PMI pari a 23,9 miliardi di euro.

Per efficienza energetica si intende la capacità di ottimizzare e razionalizzare l’impiego dell’energia all’interno delle attività aziendali, così da abbattere gli sprechi, migliorare l’uso delle risorse nei processi produttivi e tagliare le emissioni di gas serra. In tempi di caro energia, efficientare i consumi energetici dovrebbe rappresentare un investimento prioritario da parte delle aziende di tutti settori, grandi o piccole che siano.

“Intraprendere un percorso di efficientamento energetico, sia interno che rispetto ai principali stakeholder esterni, ha un impatto molto positivo sul business - afferma Stefano Gasparini, CEO di Innovatec Power, azienda leader nel settore clean tech - sia in termini di immagine e di differenziazione competitiva, ma anche perché il sistema bancario e i fondi di investimento si interessano sempre di più alle realtà virtuose in ambito ESG, e questo significa un accesso più semplice al credito e a minor costo”.

L’efficientamento attraverso gli incentivi

Come primo passo, prima di sviluppare una strategia di efficientamento, l’azienda deve ottenere una valutazione completa del proprio utilizzo dell’energia, identificando con precisione le aree in cui è possibile ridurre i consumi ed eliminare gli sprechi. Poiché sono necessarie misure di risparmio cucite sulle esigenze specifiche dell’imprese, Innovatec Power offre una diagnosi energetica e soluzioni flessibili ad hoc per migliorare l’asset energetico delle imprese. Interventi come l’installazione di sistemi fotovoltaici, l’ottimizzazione dei processi produttivi, l’isolamento termico degli edifici e l’adozione di tecnologie energetiche intelligenti sono solo alcune delle soluzioni.

Nonostante i vantaggi, ancora oggi troppe aziende - in particolare le PMI - rinunciano in partenza a puntare su strategie di efficientamento energetico a causa del costo di investimento iniziale. In questo caso, una chiave di volta possono essere gli incentivi e le agevolazioni statali, in grado di abbattere i tempi di ritorno dall’investimento e di rendere più sostenibili da un punto di vista economico i progetti. Oggi in Italia esistono diversi incentivi per l’efficienza energetica, ma la loro disponibilità non è di per sé sufficiente alla buona riuscita dei progetti di efficientamento. Per essere realmente efficaci, occorre prevedere una selezione accurata delle migliori tecnologie, l’integrazione delle parti hardware e software e la formazione del personale preposto al corretto utilizzo. Ecco tre incentivi a disposizione delle imprese italiane.

In vigore dal 2005, i certificati bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) vengono definiti come titoli negoziabili che attestano il conseguimento di un risparmio nell’utilizzo finale dell’energia attraverso appositivi interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica. Un certificato bianco equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP).

Un altro incentivo porta il nome di Conto Termico e prevede sostegno economico a fondo perduto per interventi di incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione. Si tratta di uno strumento rivolto principalmente alle Pubbliche Amministrazioni, ma anche imprese e privati che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 400 destinati alle PA.

Istituito nel 2007, anche il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE) ha lo scopo di promuovere la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra. Gli incentivi consistono in prestiti a tasso agevolato e garanzie su operazioni di finanziamento e vengono gestiti da Invitalia. Le risorse finanziarie stanziate dall’Italia per il FNEE ammontano a 310 milioni di euro.

Il fotovoltaico che fa risparmiare le aziende

In un mercato dell’energia condizionato dalla volatilità dei prezzi e numerosi fattori, le fonti rinnovabili rappresentano un perno essenziale per raggiungere i target climatici europei e ridurre le spese energetiche delle aziende.

“L’energia è funzionale alla realizzazione e alla trasformazione del ciclo produttivo - sottolinea Stefano Gasparini - oggi abbiamo l’opportunità di produrla ricorrendo a fonti rinnovabili e possiamo nello stesso tempo contare su soluzioni di efficientamento energetico decisamente molto performanti che permettono di generare automaticamente un risparmio decisamente importante”. Il fotovoltaico in particolare è uno degli asset chiave del percorso di decarbonizzazione: secondo il rapporto GSE del 2022, in Italia ci sono più di 1,2 milioni di impianti, per una potenza complessiva pari a 25.064 MW e qui investimenti nel comparto hanno registrato una crescita del 161% in più rispetto al 2021.

Il fotovoltaico non consente solo alle aziende di ridurre l’impatto ambientale calcolato in emissioni di CO2, ma è anche in grado di generare benefici significativi in termini di efficienza. Per quanto concerne l’impatto in bolletta, una simulazione di Innovatec Power ha evidenziato risparmi notevoli: partendo da un consumo annuo di 162 MWh, l’installazione di pannelli fotovoltaici ha determinato 19mila euro complessivi di risparmio.

Come per l’efficientamento energetico, le aziende possono usufruire di incentivi mirati anche per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Le energie pulite, in particolare il fotovoltaico, sono in grado di garantire la produzione autonoma di una parte del fabbisogno energetico nazionale, così da ridurre il prelievo di energia della rete elettrica nazionale. In particolare, gli strumenti di supporto principali a disposizione delle imprese non energetiche per l’acquisto e installazione di impianti da fonti pulito sono il Decreto FER1 e la Nuova Sabatini Green. Grazie ai sistemi di efficienza energetica su misura proposti da Innovatec Power, le aziende italiane hanno a disposizione una serie di strumenti per effettuare investimenti in efficienza energetica e fonti rinnovabili con maggior tranquillità.

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