Andiamo alla scoperta di chi l’economia circolare dell’automotive la vive e la promuove giorno per giorno, dando una nuova vita alle componenti dei veicoli fuori uso in nome di un futuro sostenibile. Iniziamo questo viaggio nell’Italia degli autodemolitori - da Nord a Sud - facendo tappa in Veneto, dove ha sede l’azienda Bresolin Srl, nata nel 1985 a Bassano del Grappa.
Qual è la storia della vostra Azienda?
“La storia della Bresolin Srl inizia nel 1985 e nel corso dei primi anni l’azienda cresce e si specializza nel ritiro e nella gestione delle auto a fine vita. Nei primi anni ’90 l’azienda si trasferisce nella sede storica in Quartiere Prè di Bassano del Grappa, nell’ampio stabile dove prendono posto il magazzino ricambi, l’officina smontaggio e numerose aree di stoccaggio auto. Gli anni ’90 sono quelli del consolidamento fino al 2000, quando di fronte alla sede storica viene creato un nuovo e moderno centro ‘Autorecycling’. Nel 2015 l’azienda incrementa nuovamente la propria potenzialità di trattamento fino a circa 24.000 veicoli l’anno attraverso la realizzazione di nuovo stabilimento sempre a Bassano del Grappa. L’impianto viene ulteriormente ingrandito nel 2022 quando l’azienda decide di ampliare la superfice coperta e dedicando un area alla gestione dei veicoli fuori uso ibridi ed elettrici e dotandosi di un moderno impianto mobile per stoccaggio veicoli.
Gli impianti di Bassano del Grappa contano complessivamente una superficie di circa 50.000 mq dei quali quasi 12.000 mq coperti, che comprendono oltre alle isole di bonifica dei veicoli, quattordici punti di smontaggio, un’area di separazione/selezione dei Materiali ed un ampio magazzino ricambi. Oltre alle tre sedi di Bassano che dal 2020 possono contare anche sulla propria Agenzia Pratiche Auto, negli ultimi anni Bresolin Srl ha aperto una sede anche a Bolzano nel 2020 e nel 2022 ha acquisito una demolizione a Bologna e nel 2023 a Gorizia. Nel 2002 Bresolin Srl raggiunge un ambizioso risultato: la certificazione ambientale ISO 14001:1997 aggiornata poi in 14001:2015. Nel settore è la prima Autodemolizione in Italia ad ottenere la certificazione e tra le primissime in Europa. L’anno successivo ottiene la certificazione ISO 9001:2000, oggi aggiornata alla versione 9001:2015. Nel 2007 è stato compiuto un ulteriore passo avanti con l’apertura del negozio on-line sul sito www.bresolin.com per la vendita di oltre 100.000 ricambi di numerose categorie e modelli d’auto”.
Quali progetti presenti e futuri state portando avanti?
“L’azienda collabora da sempre con il territorio in progetti di vario genere. C’è il Laboratorio Automotive, che dal 2012 ospita presso la nostra sede di Bassano del Grappa un vero e proprio laboratorio di meccanica e motoristica messo a disposizione degli studenti degli Istituti Tecnici e Professionali. Oppure il Progetto Radici Future 2030, il festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa promosso da Confindustria Vicenza - Mandamento di Bassano”.
Ci racconti un’attività o una caratteristica peculiare della vostra azienda, che vi rende unici o molto specializzati nel vostro settore.
“Una caratteristica che credo ci contraddistingua è il dinamismo. Abbiamo l’abitudine di guardarci sempre attorno, di essere alla continua ricerca di nuovi spunti e opportunità per migliorare quello che facciamo e come lo facciamo, e cerchiamo l’innovazione attingendo informazioni in modo trasversale da tutti i settori. Non sai mai dove si cela l’idea giusta che fa al caso tuo...
Un’altra caratteristica che credo ci contraddistingua è la continua ricerca di ottimizzazione e standardizzazione del processo di lavorazione dei VFU, che passa anche attraverso la completa tracciabilità informatica dei veicoli nelle varie fasi di lavorazione, e nella digitalizzazione del magazzino ricambi”.
Quali ragioni vi hanno portato ad aderire a Cyclus e Percorso Cobat?
“Aderire al Progetto è per noi l’opportunità di far parte di una rete con la quale condividiamo l’obiettivo di garantire trasparenza, tracciabilità e sicurezza nella gestione dei veicoli a fine vita. Confidiamo anche che questo progetto supporti nella gestione delle future sfide che le auto ibride ed elettriche porteranno con se”.
Quali sono le maggiori difficoltà che affrontate quotidianamente nello svolgimento del vostro lavoro?
“Una della nostre massime è: ‘noi facciamo le cose difficili, quelle facili le lasciamo agli altri’. Questo significa che in genere cerchiamo di trasformare le difficoltà in opportunità, e come si diceva prima abbiamo avuto la capacità di costruire un buon team di lavoro, che è in grado di analizzare le “difficolta” ciascuno con il proprio punto di vista e le proprie competenze. Ciò ci permette di trovare le giuste soluzioni”.
Secondo voi, quali provvedimenti, prassi e norme potrebbero essere di sostegno alla vostra attività per migliorarne la sostenibilità?
“La parola sostenibilità fa rima con complessità, e quindi per aver una risposta esaustiva non possiamo prendere in considerazione solo la nostra attività. Il primo passo è sicuramente avere degli obiettivi chiari e condivisi, e trovare degli imprenditori che li condividano con te, e che vogliano e scelgano di fare insieme alla tua azienda un certo tipo di percorso legato alla sostenibilità. Se consideriamo che i veicoli fuori uso quando arrivano da noi demolitori non vengono semplicemente distrutti, e se consideriamo gli innumerevoli materiali da separare e componenti da recuperare, possiamo permetterci di dire che di Economia Circolare e Sostenibilità ci occupano da prima che diventasse un trend, e che ci siamo riusciti anche grazie alle aziende con le quali abbiamo scelto di collaborare. Sicuramente si può fare di più e meglio, soprattutto se consideriamo l’evoluzione tecnologica e gli strumenti che oggi ci vengono messi a disposizione anche per misurare e monitorare gli obiettivi di sostenibilità. Ritengo però che vista la complessità del settore Automotive, l’obiettivo debba essere condiviso e perseguito da un’intera filiera”.
Come vedete il futuro della vostra attività, soprattutto in virtù del cambio tecnologico che sta per arrivare?
“Le decisioni della Comunità Europea in materia di mobilità sostenibile hanno tracciato la rotta, e quindi dobbiamo prendere atto che nei prossimi anni dovremo cambiare le nostre aziende per soddisfare le nuove esigenze del mercato. Di fatto il cambiamento è già in atto, le prime auto elettriche stanno già arrivando a demolizione, quello che possiamo fare noi come imprenditori è valutare costantemente rischi ed opportunità che derivano dalla gestione di questa tipologia di veicoli e cercare il modo di trasformare le difficoltà in opportunità. Visto che i primi veicoli elettrici arrivano già a demolizione possiamo iniziare a verificare sul campo le possibili azioni. È una nuova sfida, e come abbiamo sempre fatto, lavoreremo per farci trovare pronti grazie anche al supporto della rete di collaboratori, consulenti e partner che abbiamo costruito”.