Tutto iniziò quasi 25 anni fa ad opera del fondatore Giuseppe Ceirano, quando l’azienda commercializzava prodotti per lavanderie. Poi, la legge 915 del 1982 diede alla dirigenza l’input per occuparsi dello smaltimento dei rifiuti speciali legati a questo settore, in particolare dei solventi. Da qui la bravura e la capacità da parte dell’impresa di conquistare importanti fette di mercato in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta. Successivamente la scelta di dedicarsi anche al fine vita di altri materiali e al recupero di rifiuti pericolosi e non, dagli imballaggi contaminati alle batterie esauste, dagli oli usati alle pitture.
Oggi, Amambiente srl - Punto Cobat con sede a Lagnasco in provincia di Cuneo - è diventata un’azienda leader nel riciclo di materiali nell’ambito “protezione, igiene e pulizia”, e più in generale un punto di riferimento per l’economia circolare nel territorio piemontese.
«La nostra è una realtà a conduzione familiare che ha saputo evolversi negli anni - commenta Danilo Pairone, uno degli amministratori delegati, nonché responsabile tecnico di Amambiente - Tutto iniziò nel 1994 nel settore dei prodotti per lavanderia. Oggi non ci occupiamo più solo dello smaltimento dei solventi, ma anche del fine vita di altri rifiuti pericolosi e non.
L’azienda è autorizzata e specializzata nel servizio di raccolta, trasporto e smaltimento, e vanta una consolidata esperienza nell’ambito della micro raccolta di rifiuti, potendo beneficiare di una capillarità di raccolta sul territorio che permette l’erogazione di servizi efficienti a costi contenuti e concorrenziali. Da quasi 8 anni siamo Punto Cobat, stiamo crescendo a fianco del Consorzio con l’obiettivo di difendere l’ambiente e di soddisfare al meglio le richieste delle imprese. Negli ultimi anni siamo passati da 400 a 1.500 tonnellate di batterie al piombo, RAEE e Pneumatici Fuori uso avviati al recupero. Con il nostro operato sposiamo pienamente la filosofia di Cobat e siamo felici di lavorare al fianco del Consorzio per la tutela dell’ambiente».
Oggi Amambiente conta circa 30 lavoratori e offre anche una serie di attività di consulenza e assistenza in materia di smaltimento degli scarti. «Il nostro obiettivo è preservare la natura nella quale viviamo attraverso la continua ricerca di soluzioni all’avanguardia nel rispetto delle normative vigenti - aggiungono i dirigenti dell’azienda piemontese - La corretta gestione del fine vita dei rifiuti non è solo una necessità per l’impresa, ma anche una priorità per preservare il nostro ecosistema. Amambiente nasce dall’unione di Ama e Ambiente, due parole che insieme raccontano l’essenza della nostra “mission” e si traducono in piccole azioni che insieme rappresentano un impegno concreto per preservare l’ecosistema in cui viviamo. Il nostro modo di difendere l’ambiente è fatto di attenzioni quotidiane, ma anche di un progetto aziendale che cerchiamo di condividere con le imprese che si affidano alla nostra realtà.
Dal 1994 ci proponiamo sul mercato come interlocutori attenti allo studio delle problematiche normative e ambientali del territorio, per individuare con un approccio globale soluzioni all’avanguardia nel campo della sicurezza delle imprese. Nella nostra attività - fa sapere inoltre l’azienda sul proprio sito web - ci rivolgiamo a realtà industriali, commerciali, di servizio, enti pubblici e artigiani, accompagnandole in ogni fase: dalla gestione allo smaltimento dei rifiuti».
In particolare, Amambiente gestisce lo smaltimento dei rifiuti speciali provenienti da lavanderie, carrozzerie, isole ecologiche, uffici, tipografie, strutture sanitarie, farmacie, colorifici, falegnamerie, centri estetici, parrucchieri e altre attività. Il cliente viene accompagnato in ogni fase: dalla gestione allo smaltimento degli scarti utilizzando un parco mezzi dotato di tutte le attrezzature necessarie per occuparsi di ogni tipo di rifiuto.
Un’attenzione specifica viene inoltre rivolta alla formazione del personale. Grazie alla professionalità e all’esperienza acquisita negli anni, Amambiente è in grado di offrire alla clientela un percorso di formazione rivolto alle diverse figure presenti in azienda.
«Vogliamo continuare a crescere e a fare la nostra parte per promuovere l’economia circolare nel territorio in cui operiamo - aggiunge Danilo Pairone - Il nostro è un lavoro importante, ma allo stesso tempo delicato e complesso. La troppa burocrazia ancora presente in Italia non aiuta di certo, e alla politica chiediamo di capire e di occuparsi dei problemi concreti delle aziende. Sarebbe utile premiare in modo efficace le imprese virtuose, dare un sostegno a chi davvero crede che l’ambiente sia una ricchezza da preservare. Economia e sostenibilità - conclude il dirigente di Amambiente - possono crescere insieme».