Informazioni di pubblica utilità

Vuoi dire la tua sulla strategia italiana per l’economia circolare? Puoi farlo, partecipando alla consultazione pubblica promossa dal ministero della Transizione Ecologica. L’obiettivo è promuovere la più ampia partecipazione alla definizione dei contenuti programmatici della strategia. C’è tempo fino al 30 novembre 2021. Ecco come fare.

Le linee programmatiche

Le linee programmatiche - elaborate con il supporto tecnico di ISPRA ed ENEA - sono un aggiornamento al documento del 2017 attraverso il quale si mirava a fornire un mero inquadramento generale sul tema economia circolare. A distanza di soli 4 anni, però, la situazione in materia è evidentemente cambiata (se non peggiorata) e, come spiega lo stesso Ministero “è ormai evidente l’urgenza di intervenire per ridurre le emissioni e di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici”, per questo è necessario “aggiornare le linee strategiche individuate nel 2017 per renderle coerenti alle nuove sfide globali”.

La nuova strategia

La nuova strategia comprende misure per un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti, lo sviluppo di incentivazione fiscale per supportare l’utilizzo di materiali derivanti dalle filiere del riciclo, la previsione di una revisione del sistema di tassazione per rendere il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica, la promozione del diritto al riuso e alla riparazione, la riforma dei sistemi EPR (Responsabilità estesa del produttore) e dei Consorzi per supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari, il rafforzamento degli strumenti normativi esistenti (in particolare End of Waste e Criteri Ambientali Minimi) e l’applicazione di detti strumenti a settori strategici (edilizio, tessile, plastiche e rifiuti elettrici ed elettronici RAEE).

La nuova strategia arriva, tra l’altro, in concomitanza della pubblicazione, lo scorso 29 settembre, dei decreti ministeriali con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili (Missione 2, Componente 1 del PNRR), e del piano operativo per il sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione (Missione 2, Componente 4 del PNRR) che ha tra le applicazioni previste anche la prevenzione dello smaltimento illegale dei rifiuti.

Sempre in tema rifiuti, il documento in consultazione sulla nuova strategia evidenzia l’importanza dell’avvento del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, il cosiddetto RENTRI (leggi l’approfondimento di Cobat), che insieme al Registro delle autorizzazioni per il recupero dei rifiuti (RECer) rappresentano “il punto di incontro tra la transizione ecologica e digitale e costituiscono la base per la modernizzazione della gestione integrata dei rifiuti, indispensabile per una definizione della strategia nazionale per l’economia circolare efficiente e condivisa”.

Al termine della consultazione pubblica, l'obiettivo del governo sarà quello di adottare la nuova strategia entro giugno 2022.

Come fare

Prima di tutto, è necessario leggere la “Strategia nazionale per l’economia circolare”, pubblicato il 30 settembre 2021 dal ministero della Transizione Ecologica. Il documento, di oltre sessanta pagine, è consultabile direttamente dal sito del dicastero a questo link.

Qualora si ritenesse opportuno partecipare con un proprio contributo, è possibile farlo inviando un’email all’indirizzo SEC-MITE@mite.gov.it entro il 30 novembre 2021.