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Albo Gestori

È ufficiale: l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha preso atto dell’abolizione del codice EER degli “scarti in gomma”. Tutto qui? No. Se la vostra azienda si gestisce flussi di RAEE, veicoli fuori uso o imballaggi (ma non solo), è il caso di fare una verifica di autorizzazioni, giacenze, software di gestione e classificazione, che a causa della sparizione di una parte del testo dell’elenco rifiuti è diventata estremamente problematica. Ecco perché.

Cosa ha detto l’Albo Gestori Ambientali

È stata recentemente pubblicata la Circolare n. 10 del 22 ottobre 2021 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, riguardante la gestione e il trasporto dei rifiuti: la circolare ha preso atto della definitiva abolizione del codice 07 02 18 “scarti in gomma” dall’EER, Elenco Europeo dei Rifiuti.

Il codice era stato introdotto nel 2020 dal Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116, come iniziativa del legislatore italiano, per poi venire abrogato in seguito dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, ovvero la conversione del cosiddetto decreto semplificazioni. A partire dalla data del 22 ottobre 2021, pertanto, il suddetto codice risulta cancellato d’ufficio anche da tutte le autorizzazioni al trasporto rilasciate dall’Albo, che naturalmente rimangono valide per tutto quanto il resto.

Cosa bisogna fare

Questa circolare è l’occasione per una verifica delle proprie autorizzazioni, nonché delle proprie giacenze rifiuti. Il Decreto semplificazioni, infatti, ha revisionato profondamente l’allegato D alla parte IV del Dlgs 152/06. Suggeriamo pertanto di verificare:

- Le proprie autorizzazioni al trasporto e, se del caso, allo stoccaggio, per verificare che siano conformi all’ultima versione dell’allegato
Le proprie giacenze di magazzino, per verificare che non sia presente il codice abrogato
Il proprio software di gestione rifiuti, accertandosi con la società che lo fornisce che sia aggiornato alla versione più recente dell’Elenco Europeo Rifiuti
Verificare la classificazione dei propri rifiuti rispetto alle Nuove Linee guida SNPA, che hanno modificato notevolmente l’interpretazione dell’elenco, e di conseguenza la classificazione di alcuni rifiuti

Per quanto riguarda l’ultimo punto segnaliamo in particolare che sono stati identificati da SNPA (Sistema Nazionale Protezione Ambiente) alcuni flussi prioritari di rifiuti:

- Imballaggi
- RAEE
- Veicoli fuori uso
- Rifiuti da attività di costruzione e demolizione
- Metalli e leghe in forma massiva
- Rifiuti contenenti amianto
Rifiuti abbandonati su aree pubbliche

Raccomandiamo perciò una verifica attenta nel caso si gestiscano uno o più di questi flussi.

Un grande problema che rende impossibile classificare i rifiuti

Il problema è che manca qualcosa. Nello specifico, a mancare è tutta la parte introduttiva dell’elenco rifiuti così come introdotto dal DL 77/2021. Il che rende quanto mai complesso classificare i rifiuti.

Sono infatti spariti i paragrafi "Definizioni" e "Valutazione e classificazione" con riferimento a "Valutazione delle caratteristiche di pericolo" e alla "Classificazione di un rifiuto come pericoloso". In mancanza di queste indicazioni risulta nei fatti impossibile classificare qualsiasi rifiuto.

È verosimile si tratti di un errore che verrà presto corretto, auspicabilmente mediante decretazione d’urgenza.

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