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L’ultima volta che siete passati davanti a un concessionario, avete fatto caso alla differenza di prezzo tra un’auto a benzina o diesel e una elettrica? C’è, ed è anche piuttosto accentuata. La notizia è che tra 6 anni il prezzo potrebbe essere lo stesso. O, fatto decisamente più incredibile, la scelta economica sarebbe il full electric. Ma come è possibile?

Lo scenario, nemmeno troppo futuristico, è all’interno di un rapporto di Bloomberg, commissionato dalla Federazione europea Transport & Environment. Il documento prevede che entro il 2035 nell'Unione Europea si venderanno quasi soltanto auto e furgoni elettrici, senza la necessità di tassazioni agevolate o di incentivi economici all'acquisto. Secondo gli analisti, sono due i fattori che porteranno a questa situazione in meno di 15 anni:

- La normativa comunitaria più stringente in termini di emissioni di CO2
- La diminuzione del costo delle batterie, che per una vettura elettrica determinano buona parte del prezzo

Il primo settore a elettrificarsi sarà quello dei veicoli commerciali leggeri. Bloomberg arriva addirittura a prevedere una maggiore convenienza dell’elettrico rispetto ai motori a combustione già nel 2025. Nel 2026 sarà la volta delle berline (segmenti C e D) e dei SUV di tutte le dimensioni. Ultime a raggiungere la parità saranno le vetture più piccole, quelle del segmento B.

In molti si chiedono se il prezzo potrà diminuire così rapidamente. Per gli analisti sì, in quanto si innescherà un effetto domino: l’aumento dei volumi di produzione di auto elettriche e quello delle vendite porteranno alla diminuzione dei prezzi d’acquisto, rendendo così le vetture full elettric ancor più accessibili.

La questione è in realtà complessa, e molto dipende dalle politiche di indirizzo. Nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, quello che secondo lo studio raggiungerà per primo la parità, attualmente i furgoni elettrici rappresentano appena il 2% delle vendite totali. Il motivo? Standard di emissioni molto deboli che non stimolano i produttori a investire nella transizione. Eppure la diminuzione del prezzo delle batterie potrebbe far cambiare le cose. Per Bloomberg il prezzo delle nuove batterie dovrebbe avere una diminuzione del 58% entro il 2030, rendendo così i veicoli commerciali leggeri elettrici più convenienti.

Oltre alla diminuzione dei costi, servono però forti politiche di indirizzo. Senza di queste, sottolinea la ricerca, le auto elettriche raggiungeranno una quota di mercato dell'85% (per i furgoni la previsione è l'83%) entro il 2035. Percentuali comunque significative, ma che potrebbero pregiudicare l’obiettivo di decarbonizzazione che l’Unione Europea si è posta per il 2050.

Per Veronica Aneris, direttrice per l'Italia di T&E, “lo studio dimostra come i veicoli elettrici rappresenteranno presto una realtà alla portata delle tasche di tutti i nuovi acquirenti. Entro massimo 6 anni, saranno più economici dei motori a combustione interna. Una buona notizia per il clima, per i consumatori e per la leadership industriale europea".

Con le giuste politiche - continua Aneris - le auto e i furgoni elettrici possono raggiungere il 100% del mercato entro il 2035 in Europa. Il governo italiano deve favorire questa transizione storica, da un lato sostenendo in Europa obiettivi di riduzione di CO2 più stringenti per i costruttori e introducendo il 2035 come data di fine vendita dei motori a combustione interna, dall'altro accelerando la diffusione dei veicoli elettrici nella flotta italiana. È ora di rimboccarsi le maniche, di dispiegare una rete di ricarica nazionale adeguata e di introdurre politiche fiscali mirate e coerenti".