Informazioni di pubblica utilità

Con nota pubblicata lo scorso dicembre, il GSE conferma di aver riavviato, a partire da gennaio 2024 le trattenute delle quote a garanzia, per gli impianti incentivati ai sensi del Conto Energia entrati in esercizio dal 2006 al 2011, ai sensi del D.lgs. 49/2014.

I Soggetti Responsabili degli impianti interessati dal processo di trattenimento delle quote hanno ricevuto o riceveranno una comunicazione da parte del GSE contenente il prospetto degli importi economici e vedranno relativa trattenuta a partire dall’inizio del 2024.

È possibile evitare il trattenimento delle quote?

I Soggetti Responsabili iscritti o che si iscrivono ad un Sistema collettivo come Cobat RAEE, evitano il trattenimento delle quote a garanzia e vedono restituirsi gli importi precedentemente trattenuti, come previsto dal D.lgs. 118/20.

I moduli fotovoltaici rientrano, infatti, nelle AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) ed - in base al decreto legislativo 49/2014 che recepisce la Direttiva Europea 19/2012- i produttori/ importatori di moduli fotovoltaici devono garantire la corretta gestione del fine vita dei prodotti da loro immessi nel mercato nazionale, in base al principio di responsabilità estesa del produttore. Per adempiere a questi obblighi i produttori/importatori di moduli (ossia i primi soggetti che immettono i moduli nel mercato nazionale) devono iscriversi al registro AEE e possono scegliere di aderire ad un sistema collettivo/consorzio. Cobat RAEE è uno dei principali sistemi collettivi in Italia, a cui aderiscono circa 1.300 Produttori e Importatori di AEE tra cui circa 200 del settore fotovoltaico.

Come funziona la raccolta?

 I moduli giunti a fine vita vanno raccolti, trasportati, stoccati e conferiti all’impianto di riciclo autorizzato da raccoglitori in possesso delle autorizzazioni per il trasporto dei RAEE. In base al volere del legislatore, i moduli che derivano da impianti sotto i 10 kw sono considerati RAEE domestici e quindi la loro raccolta viene gestita tramite il circuito delle isole ecologiche comunali. Il privato cittadino o l’installatore che abbia l’iscrizione ad una specifica categoria dell’albo gestori ambientale, può trasportare i moduli derivanti da impianti sotto i 10 kw direttamente dall’impianto all’isola ecologica di riferimento. Viceversa, i moduli installati in impianti superiori ai 10 kw rientrano nei RAEE professionali e pertanto la raccolta di questi dispositivi a fine vita deve avvenire esclusivamente tramite aziende di raccolta autorizzate che al momento del ritiro rilascino un documento di trasporto rifiuti denominato “formulario”, garantendo la tracciabilità dalla raccolta dei moduli al conferimento nell’impianto di riciclo finale.

Per i moduli installati in impianti incentivati che sono giunti a fine vita e per i quali viene richiesto lo smaltimento al consorzio di adesione del produttore/importatore degli stessi, il GSE richiede inoltre un certificato di smaltimento che il consorzio deve rilasciare al proprietario dell’impianto per sua trasmissione al GSE stesso. Il certificato di trattamento rilasciato da Cobat RAEE garantisce che il modulo fotovoltaico sia stato conferito ad un impianto autorizzato e riciclato raggiungendo i target di recupero previsti dalla normativa.

Allo scopo di facilitare e massimizzare la raccolta, Cobat RAEE ha adottato strumenti e misure sviluppati anche grazie al know-how acquisito nella lunga storia dei Consorzi Cobat. Nel caso specifico del fotovoltaico, lo studio della normativa e delle logiche del comparto ha portato Cobat RAEE a puntare dritto verso la digitalizzazione, creando un sistema informatico in cui è possibile registrare le matricole dei pannelli immessi nel mercato. Per un tracciamento ancora più efficace, grazie ad un tool integrato nel sistema, i pannelli acquistati da produttori/importatori aderenti a Cobat RAEE possono essere geolocalizzati con una procedura gratuita per installatori e soggetti responsabili sul sito web del Consorzio. Gli installatori/soggetti responsabili possono così elaborare agevolmente il certificato richiesto dalla Legge e – soprattutto – richiedere il ritiro dei moduli quando giunti a fine vita.

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