Made Green in Italy è lo strumento nazionale volontario promosso e sviluppato dal Ministero dell’Ambiente per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti.
Per i prodotti Made Green in Italy è previsto un logo e una dichiarazione di impronta ambientale di prodotto che fornisce informazioni sia quantitative che qualitative sulle prestazioni ambientali del prodotto. Lo schema si basa sul metodo Product Environmental Footprint (PEF) della Commissione Europea, coniugando la dimensione del “made in Italy” con la qualità ambientale dei prodotti e servizi, misurata e verificata nell’intero ciclo di vita.
“Made Green in Italy” contribuisce ad accrescere la competitività delle imprese, tracciando un percorso innovativo sia per i requisiti che misurano su basi scientifiche le performance ambientali, sia delle informazioni da trasmettere ai consumatori, incoraggiandone le scelte consapevoli.
Le “regole di categoria di prodotto” (RCP) sono rilasciate dal Ministero dell’Ambiente e contengono i requisiti necessari alla conduzione di studi PEF per una specifica categoria di prodotto ed offrono la possibilità alle imprese di moltissime filiere e settori produttivi di ottenere il marchio.
Sono trenta le RCP pubblicate fino ad oggi: sedici RCP oggi sono rivolte ai settori industriali, dal tessile alle tubazioni, ai prodotti chimici per lavorare il cuoio, alle macchine per la pulizia di pavimenti e superfici. Le restanti quattordici riguardano invece il settore agroalimentare, con alcune tra le più importanti eccellenze gastronomiche italiane.
È stato il settore olivicolo il primo ad aver colto l’opportunità di “Made Green in Italy”, infatti l’Oleificio Zucchi ha ottenuto la certificazione per tre formati di un suo prodotto.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare la pagina del Mase.