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Nel maxi decreto Proroghe trova posto anche la TARI, con lo slittamento al 31 luglio per l'approvazione delle tariffe e dei regolamenti comunali sui rifiuti. E intanto sono in arrivo un nuovo metodo tariffario e il fondo da 600 milioni di euro per le imprese. Ecco le tre cose da sapere.

Proroga al 31 luglio per l'approvazione delle tariffe sui rifiuti

Spunta dunque una proroga per la TARI: i comuni che devono definire ed approvare le tariffe comunali sui rifiuti e le relative agevolazioni hanno ottenuto lo slittamento della scadenza, originariamente fissata al 30 giugno.  

Il provvedimento riguarda circa 1.800 comuni che hanno chiesto a gran voce il posticipo della scadenza. Lo slittamento al 31 luglio concesso ai Comuni per l'approvazione delle tariffe sui rifiuti è del resto strettamente legato ad un'altra approvazione, quella dei Piani economico finanziari degli enti locali.
La proroga al 31 luglio per consentire ai Comuni l'approvazione della TARI è stata confermata pochi giorni fa anche dalla viceministra all’economia Laura Castelli.

Sconto TARI, in arrivo il fondo da 600 milioni di euro

A sostenere le imprese che hanno subito restrizioni durante la pandemia arriva il fondo da 600 milioni di euro per gli sconti sul pagamento della tassa sui rifiuti. Lo sconto TARI sarà riservato alle utenze non domestiche colpite dalle misure anti Covid. A questa misura i Comuni potranno aggiungere ulteriori riduzioni, finanziate con altri fondi.

Un nuovo metodo tariffario per la tassa sui rifiuti

Diverse novità entreranno in vigore quest'anno in materia di gestione dei rifiuti. A partire dalla definizione delle nuove norme per il calcolo della tariffa da parte di ARERA, quest'anno dovrebbe finalmente entrare in funzione il nuovo metodo tariffario: cambia la composizione della tassa sui rifiuti, con un nuovo bilanciamento tra costi fissi e costi variabili.

In attesa dell'entrata in vigore del nuovo metodo tariffario, occorrerà verificare gli effetti del Dlgs 116/2020, che ha recepito le Direttive Ue sull'economia circolare. In particolare, nel cosiddetto Decreto Rifiuti vengono recepite le prime due direttive europee che riguardano i rifiuti, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

Allo stato attuale esiste però un conflitto tra Ministero della Transizione ecologica e amministrazioni locali su una questione specifica: l'esenzione generalizzata dal pagamento della TARI per i magazzini delle imprese, decisa dal Ministero, che non è vista di buon occhio dagli enti locali.