Informazioni di pubblica utilità

Qual è la differenza tra smartworking e telelavoro? Cosa cambia per i lavoratori e i datori di lavoro? Saper rispondere a queste domande è fondamentale, sia per le imprese, sia per gli impiegati. La pandemia ha costretto molte aziende a predisporre il lavoro da remoto senza avere il tempo di studiare e organizzarsi. Tra smartworking e telelavoro ci sono sostanziali differenze che hanno delle precise ripercussioni su tutto ciò che riguarda il lavoro: dai contratti fino ad arrivare addirittura alla postazione che il dipendente ricrea a casa propria.

La questione riguarda ormai tantissimi datori di lavoro e impiegati. A ottobre 2020, l’Osservatorio "The World after Lockdown" curato da Nomisma e Crif prevedeva che nel 2021 il 16% degli italiani avrebbe lavorato in smartworking. Durante la fase 1 della pandemia, la percentuale di lavoratori agili è arrivata al 34% sul totale degli occupati. Parliamo di 7 milioni di lavoratori. La progressiva riapertura ha fatto diminuire la percentuale, ma non in maniera sostanziale. A ottobre 2020 c’erano ancora 5 milioni di smartworkers: 1 milione nella Pubblica Amministrazione e 4 milioni nel settore privato.

Secondo l’analisi aggiornata dell’osservatorio Randstad Research, nel primo semestre 2021 saranno circa tre milioni i lavoratori da remoto. Numeri che in parte dipendono anche dall’andamento della pandemia. Eppure, indipendentemente dai lockdown, c’è una nuova tendenza: anche quando l’emergenza sarà finita, arriveremo a una nuova normalità in cui almeno un terzo dei lavoratori delle grandi aziende resteranno in smartworking.

Spesso, smartworking e lavoro in ufficio coesistono e non sono alternativi. E la presenza in modalità mista potrebbe diventare una nuova ruotine lavorativa. Secondo il Politecnico di Milano, il lavoro da remoto si farà in media per 2,7 giorni alla settimana nelle grandi imprese e 1,4 giorni nella pubblica amministrazione.

Guarda subito il tutorial gratuito di Cobat Academy!

Sostenibilità, innovazione, sicurezza, ma anche scadenze, fisco e nuove opportunità: tutto quello che c’è da sapere, ritagliato sulle esigenze delle imprese, ogni settimana nella tua casella di posta elettronica.