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Esiste uno standard definito per il riciclo delle diverse tipologie di batterie al litio? Al momento no, ma gli Stati Uniti si stanno già muovendo. A Washington è stato appena firmato un memorandum per lo sviluppo di standard comuni a stelle e strisce a seconda del design delle batterie. La notizia potrebbe riguardare anche l’Europa e l’Italia? Sì, ecco perché.

Perché uno standard

Ad oggi l’industria si è concentrata su come produrre batterie al litio in maniera efficiente ed economica. Nel frattempo, complice il possibile boom dell’utilizzo di questa tipologia di batterie a causa della maggiore diffusione di auto elettriche, aumentano le preoccupazioni: come verranno gestite quando smetteranno di funzionare?

La questione ha un forte peso anche nel dibattito sulla mobilità elettrica, la cui sostenibilità dipende anche da una corretta gestione della sua componente principale: le batterie al litio.

Attualmente il mercato delle batterie al litio è particolarmente eterogeneo: sono diverse le soluzioni tecniche, riguardo alla composizione chimica, i principi di funzionamento e anche le diverse dimensioni e morfologia. Questo, unito ad una certa frammentazione del sistema del recupero e a un quadro legislativo ancora in divenire, pone diverse sfide e impedisce quelle economie di scala che potrebbero rendere maggiormente conveniente il riciclo. La standardizzazione sarà quindi uno degli strumenti per realizzare il pieno potenziale dell’economia circolare in questo settore.

Cosa sta succedendo negli USA

È notizia di questi giorni che il Dipartimento dell’Energia USA e l’Associazione dei produttori di Apparecchiature Elettriche hanno firmato un protocollo d’intesa, per sviluppare standard comuni che favoriscano il riciclaggio delle batterie al litio.

"Se non innoviamo per affrontare le sfide del fine vita e non consideriamo gli impatti ambientali man mano che vengono prodotte sempre più batterie, allora avremo un grosso problema tra dieci anni", spiega Jonathan Stewart, direttore del settore della divisione Utility Products and Systems di NEMA, l’Associazione dei produttori di Apparecchiature Elettriche.

La riciclabilità di una batteria dipende da molti fattori: da come è stata progettata, dai materiali e dalle sostanze chimiche che le compongono, nonché dai metodi di riciclaggio. Per questo è estremamente complesso trovare uno standard comune.

Gli esperti americani che lavorano al progetto stanno analizzando questi elementi di complessità, con l'obiettivo di identificare gli standard che produttori e riciclatori potranno utilizzare per valutare la quantità di materiale estraibile e riciclabile in varie tipologie di batterie.

“Gli standard possono fornire ai riciclatori una base di riferimento per quanto materiale e, a sua volta, quanti ricavi possono aspettarsi di recuperare da una batteria. Possono anche aiutare i produttori a capire quali materiali e che tipo di design potrebbero essere più riciclabili", spiega Jeff Spangenberger, leader del gruppo R&S Materials Recycling presso Argonne, il laboratorio nazionale americano che si sta occupando del progetto.

Benché non riguardi direttamente l’Europa, vista l’importanza dell’economia statunitense e il peso strategico delle batterie al litio, ci saranno sicuramente ripercussioni globali. Anche perché il Vecchio Continente è già al lavoro.

Cosa sta succedendo in Europa

Anche l’Unione Europea ritiene il riciclo delle batterie al litio un elemento cruciale nella transizione verso l’economia circolare e nella lotta alle emissioni climalteranti.

La Commissione Europea ha fatto una propostaper modernizzare il quadro normativo dell'UE per le batterie al fine di garantire la sostenibilità e la competitività delle catene del valore.

Verrebbero introdotti requisiti obbligatori in materia di sostenibilità (come regole sul carbon footprint, contenuto minimo riciclato, criteri di prestazione e durata), sicurezza ed etichettatura per la commercializzazione e la messa in servizio delle batterie, nonché i requisiti per la gestione del fine vita.

La proposta include anche obblighi di due diligence per gli operatori economici per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime.

In Parlamento, la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, responsabile del fascicolo, dovrebbe esaminare il progetto di relazione nell'ottobre 2021.

Com’è la situazione in Italia?

In Italia l’architrave del sistema di sostenibilità, per le pile al lito e altri rifiuti soggetti a responsabilità estesa del produttore, è rappresentato dai consorzi. Cobat è stato un antesignano, già nel 1988 con la gestione delle batterie al piombo, che oggi hanno un tasso di riciclo all’avanguardia, pari al 99%.

Nel frattempo, il recupero del litio è in continuo miglioramento e in questo modo saremo in grado di gestire il grande afflusso di batterie previsto nei prossimi anni, in linea con gli obiettivi europei di una elettrificazione di massa nel 2035.

Cosa fa Cobat?

Cobat è una piattaforma per l’economia circolare e, relativamente alla gestione delle batterie, ne garantisce la raccolta, il trasporto ed il trattamento in sicurezza. I Soci e le Aziende partner possono accedere alla loro area riservata, e chiedere il ritiro del rifiuto con pochi, semplici click, potendo contare sulla rete di punti Cobat che garantisce una copertura capillare dell’intero territorio nazionale, e l’evasione delle richieste in tempi brevi. Dall’area riservata è anche possibile gestire il magazzino rifiuti e la dichiarazione ambientale. Qualora necessario Cobat mette a disposizioni i propri contenitori, omologati certificati, per il trasporto in massima sicurezza.

L’attività di Cobat non si limita alla raccolta di rifiuti, ma si innesta lungo tutto la filiera, fornendo supporto ai produttori e ai recuperatori. Le attività di consulenza e formazione, che fanno capo a Cobat Academy, consentono di migliorare continuamente la gestione delle batterie, e di potenziare le performance ambientali. Cobat Academy offre supporto agli importatori, garantendo che arrivino sul mercato prodotti a norma, e aiuta a gestire in sicurezza questi oggetti così critici, diminuendo i rischi durante l’intero ciclo di vita e il successivo trasporto e recupero.

Partecipa al webinar gratuito di Cobat Academy per le batterie al litio automotive

Il prossimo 23 settembre è previsto un webinar gratuito sulla gestione delle pile al litio nel settore automotive. Un approfondimento sugli aspetti di sicurezza delle batterie al litio ci sarà il 19 ottobre, seguito da una formazione specifica per gli operatori che fanno manutenzione delle auto elettriche. Oltre ai corsi a catalogo, Cobat Academy può offrire un servizio di consulenza e formazione, tarato sulle esigenze specifiche del cliente.

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