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Zero Inquinamento

Inquinamento zero per aria, acqua e suolo? Secondo la Commissione europea è una sfida possibile. Bruxelles il 12 maggio un piano d’azione che prevede insieme di obiettivi da raggiungere entro il 2030 per ridurre l'inquinamento all'origine, in coerenza con le azioni nell’ambito del Green Deal e degli impegni pro clima al 2050. Ecco quali sono gli obiettivi nel dettaglio e come si intende raggiungerli.

Il piano “Verso l’inquinamento zero per aria, acqua e suoli” è trasversale a tutte le pertinenti politiche dell’UE per contrastare e prevenire l’inquinamento, valorizzando con particolare attenzione le soluzioni digitali. Inoltre, per indentificare e colmare le attuali lacune in materia, alla luce del programma sarà previsto riesaminare la pertinente legislazione europea.

Il vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, Frans Timmermans, ha affermato: “Il Green Deal mira a costruire un pianeta sano per tutti. Per offrire ai cittadini e al pianeta un ambiente privo di sostanze tossiche, dobbiamo agire subito. Questo piano guiderà il nostro lavoro verso la realizzazione dell’obiettivo. Le nuove tecnologie verdi già esistenti possono contribuire a ridurre l’inquinamento e offrire nuove opportunità commerciali. Anche gli sforzi dell’Europa per ripristinare un’economia più pulita, più equa e più sostenibile devono contribuire al conseguimento dell’obiettivo di inquinamento zero”.

La situazione attuale

Sono dati allarmanti quelli che arrivano da un recente rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente: ogni anno, nell’Ue, sono oltre 400 mila le morti premature (anche da cancro) da attribuire all'inquinamento dell’aria - di cui oltre 52mila in Italia - mentre sono ben 6,5 milioni i casi legati ai disturbi cronici del sonno dovuti all’eccessivo rumore, senza contare le altre malattie attribuibili a entrambe le cause.

L’inquinamento, dunque, è la principale causa di molteplici malattie mentali e fisiche e di decessi prematuri, in particolare tra i bambini, tra le persone affette da determinate patologie e tra gli anziani. Una situazione che coinvolge anche gli ecosistemi e la biodiversità: l'inquinamento, infatti, sta minacciando la sopravvivenza di oltre 1 milione degli 8 milioni di specie animali e vegetali stimati nel pianeta.

A tutto questo si aggiunge la spesa spropositata legata all’inquinamento. I costi dell'inazione - secondo i calcoli di Bruxelles - superano enormemente i costi dell'azione a sostegno del disinquinamento. Ad esempio, i costi dell'inquinamento atmosferico, in termini di salute e attività economiche, sono stimati tra 330 e 940 miliardi di Euro all'anno nella Ue, mentre tutte le misure per migliorare la qualità dell'aria adottate finora hanno un costo complessivo stimato da 70 a 80 miliardi all'anno.

Gli obiettivi da raggiungere

Il piano di azione stabilisce gli obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui il miglioramento della qualità dell'aria per ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall'inquinamento atmosferico; il miglioramento della qualità dell'acqua riducendo i rifiuti, i rifiuti di plastica in mare (del 50%) e le microplastiche rilasciate nell'ambiente (del 30%); il miglioramento della qualità del suolo riducendo del 50% le perdite di nutrienti e l'uso di pesticidi chimici.

Il piano, inoltre, delinea una serie di ulteriori iniziative tra cui quella di allineare gli standard di qualità dell'aria più strettamente alle ultime raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità; di rivedere gli standard per la qualità dell'acqua, anche nei fiumi e nei mari della Ue; di ridurre l'inquinamento del suolo e migliorarne il ripristino; di rivedere la maggior parte delle leggi sui rifiuti per adattarle ai principi dell'economia pulita e circolare; di favorire lo zero inquinamento da produzione e consumo; di presentare un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni Ue e promuovere l'inquinamento zero in tutte le aree; di ridurre le disuguaglianze sanitarie causate dalla quota sproporzionata di impatti dannosi sulla salute ora a carico dei più vulnerabili; di ridurre l'impronta dell'inquinamento esterno limitando l'esportazione di prodotti e rifiuti che hanno impatti nocivi e tossici nei Paesi terzi.

Il piano sarà anche al centro del dibattito della Settimana verde dell'Ue, il più grande evento annuale sulla politica ambientale, che si terrà online nella prima settimana di giugno e che, secondo Bruxelles, "consentirà ai cittadini di tutta l'Unione di discutere dell'inquinamento in tutte le sue molteplici angolazioni".