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MUD

Tra le scadenze del mese, ricordiamo quella del 16 giugno per l'invio del MUD, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale: un adempimentoche riguarda la produzione e gestione dei rifiuti nel 2020, dallo smaltimento degli imballaggi a quello delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Ecco cosa fare per non incorrere in sanzioni.

MUD 2021: cosa cambia rispetto al passato?

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2021 (MUD 2021) è contenuto nel D.P.C.M. del 23 dicembre 2020. Rispetto alla versione precedente, non si riscontrano particolari modifiche relative alla sua struttura, che rimane articolata in sei comunicazioni:

1- Comunicazione rifiuti;
2- Comunicazione veicoli fuori uso;
3- Comunicazione imballaggi (Sezione Consorzi e Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio);
4- Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
5- Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
6- Comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE)

Dunque cosa cambia rispetto al passato nel MUD 2021? Le novità introdotte nel MUD 2021 riguardano le informazioni da trasmettere e le modalità di invio: il MUD 2021 ha infatti recepito alcune novità introdotte nella normativa europea e dal D.Lgs. 116/2020, riguardante l'economia circolare: alcune schede prevedono un maggior dettaglio nella classificazione della tipologia di rifiuto e del suo riutilizzo.

Il MUD 2021 presenta delle novità anche per quel che riguarda la modalità di invio delle comunicazioni: quest'anno sarà possibile inviarlo, oltre che per via telematica attraverso il sito Mudtelematico <www.mudtelematico.it>, anche via PEC.

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale: chi deve inviarlo?

Come specificato dal D.P.C.M. del 23 dicembre 2020 "Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2021", pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 febbraio, sono sei le comunicazioni che è possibile trasmettere attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale.

La Dichiarazione va presentata a cura dei soggetti tenuti all'adempimento e riguarda più di 400 mila imprese ed enti produttori di rifiuti speciali, oltre che tutti gli operatori della filiera dei rifiuti.

Il MUD 2021 dev'essere utilizzato per le dichiarazioni sulla produzione e gestione dei rifiuti, da presentare entro il 16 giugno alle Camere di Commercio.

MUD 2021: quali sono le sanzioni?

Nel MUD 2021 rimangono invece invariate le sanzioni, previste nei casi di tardiva, omessa o incompleta dichiarazione: dai 26 euro ai 160 euro per comunicazioni inviate entro i sessanta giorni successivi alla scadenza, che possono arrivare a 15mila se la comunicazione viene inviata oltre i sessanta giorni dalla scadenza.  

Per quanto riguarda la tardiva, omessa o incompleta comunicazione dei veicoli fuori uso, la sanzione varia dai 3mila ai 18mila euro.