Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha lanciato ad inizio maggio la Piattaforma web “Bonus Ambiente”, in attuazione del DPCM del 10 dicembre 2021, che disciplina la possibilità di erogazioni liberali in denaro a favore di interventi su edifici e terreni pubblici, per la bonifica ambientale anche dall’amianto, la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico, la realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, il recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Bonus Ambiente: cos’è e come funziona
Il Bonus Ambiente è una misura agevolativa sotto forma di credito di imposta. Il suo obiettivo è favorire le erogazioni liberali per una serie di interventi a beneficio del territorio. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate e spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
A cosa devono essere destinate le erogazioni liberali per beneficiare del Bonus Ambiente?
Ai fini di quanto disposto dall'articolo 1, comma 156, della legge n. 145 del 2018, sono riconosciute ammissibili al beneficio le erogazioni liberali in denaro ai fini di:
- bonifica ambientale, intesa come risanamento e riqualificazione di un’area contaminata da rifiuti o sostanze pericolose e dannose per la salute dell’uomo e per l’ambiente;
- rimozione dell’amianto dagli edifici, intesa come rimozione ossia eliminazione dei materiali contenenti amianto mediante asportazione, smaltimento e bonifica dell’area;
- prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, intesa come contenimento o rimozione dei fattori che determinano il fenomeno di dissesto;
- realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate, intesa come interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano;
- recupero di aree dismesse, intesa come riqualificazione e riutilizzo di un’area non più adoperata, attraverso la ristrutturazione o ricostruzione di manufatti esistenti o la rinaturalizzazione a fini agricoli, ricreativi, sociali.
Come richiedere il credito d’imposta?
Entrando sulla nuova piattaforma, gli utenti possono visualizzare tutti gli interventi promossi dalle Pubbliche Amministrazioni proprietarie suddivisi per tipologia, regione, provincia e comune. Il donatore, attraverso una procedura automatizzata, potrà contattare l’amministrazione proprietaria del bene per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale. Il contributo andrà poi prenotato, comunicando tutti i riferimenti al MASE, che avrà dieci giorni per dare il via libera all’erogazione, mentre entro i successivi dieci dovrà essere fatto il pagamento.