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Made Green

Vuoi che anche la tua categoria di prodotti possa chiedere l’ottenimento del marchio "Made Green in Italy", che ne certifica l'impronta ambientale dei prodotti? Ora non solo è possibile farlo, ma si possono anche ottenere finanziamenti per predisporre studi e proporre regole di categoria di prodotto. Per richiederli, c’è tempo fino al 10 luglio 2022. Ecco i requisiti e come si fa a presentare la domanda.

Di cosa si tratta

Con una dotazione finanziaria pari a 410mila euro, il Ministero della Transizione Ecologica ha infatti pubblicato, lo scorso 3 gennaio, il secondo bando di finanziamento per l’elaborazione di Regole di Categoria di Prodotto (RCP) nell’ambito dello schema “Made Green in Italy”.

Si tratta del secondo bando finanziato, nel giro di poco tempo, dal ministero della Transizione Ecologica sulla scia del buon risultato ottenuto dal precedente.

Chi può fare domanda

Possono presentare domanda soggetti pubblici o privati, costituiti da almeno tre aziende (di cui almeno una PMI), che rappresentano la quota maggioritaria del settore della specifica categoria di prodotto per la quale si intende proporre l'elaborazione di regole di categoria di prodotto, all'interno dello schema "Made Green in Italy".

Cosa viene finanziato

Come si legge dal bando, per ciascuna proposta progettuale è previsto “un finanziamento del 100% dell’intero ammontare dei costi previsti e sostenuti per l’attuazione delle attività presentate nella proposta progettuale”, senza però poter superare il tetto dei 30mila euro.

La proposta progettuale

Il progetto prevede lo svolgimento di attività che vanno rendicontate, in particolare:

  1. Realizzazione di uno studio di impronta ambientale sul prodotto rappresentativo
  2. Elaborazione e trasmissione della proposta di RCP (invio del Modulo B all. I del decreto n. 56/2018), corredata da altra documentazione prevista dai requisiti dello Schema (ad esempio, lo studio di impronta ambientale del prodotto rappresentativo)
    1. Elaborazione proposta di RCP
    2. Trasmissione della proposta di RCP
  3. Analisi e eventuale recepimento dei commenti derivanti dalla consultazione pubblica avviata dal gestore dello schema
  4. Predisposizione e invio della proposta di RCP revisionata post consultazione
    1. Revisione della proposta di RCP
    2. Trasmissione della proposta revisionata

Come si presenta la domanda

È possibile presentare domanda per il finanziamento esclusivamente via PEC all’indirizzo mgi@pec.minambiente.it a partire dallo scorso 10 gennaio 2022. Le proposte saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili e in base all’ordine di ricezione della domanda.

Per ulteriori dettagli sul Bando è possibile consultare la pagina dedicata al link: https://www.mite.gov.it/bandi/secondo-bando-di-finanziamento-l-elaborazione-di-regole-di-categoria-di-prodotto-nell-ambito

Il Made Green in Italy

Rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo dei prodotti del “Made in Italy”, promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo, stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti. Sono questi alcuni dei principali obiettivi dello schema “Made Green in Italy”, istituito per la prima volta dall’art. 21, comma 1 della legge n. 221/2015 recante “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali.”.

Ci sono naturalmente delle regole – le cosiddette “Regole di categoria di prodotto” (RCP) - affinché un’azienda possa aderire allo schema “Made Green in Italy”, ovvero documenti contenenti indicazioni metodologiche, al fine di definire requisiti obbligatori e facoltativi necessari alla conduzione di studi relativi all'impronta ambientale per una specifica categoria di prodotto.

A proporre le RCP possono essere soggetti (privati o pubblici) costituiti da almeno tre aziende, di cui almeno una Pmi, che rappresentano la quota maggioritaria del settore della specifica categoria di prodotto per la quale si intende proporre l'elaborazione di RCP all'interno dello schema.

Ma chi può ottenere il logo “Made Green in Italy”? Secondo quanto indicato dal dicastero stesso, i prodotti che possono ottenere il logo “Made Green in Italy” sono quelli che presentano prestazioni ambientali pari o superiori al benchmark di riferimento (prodotti di classe A - prodotti eccellenti che hanno una prestazione migliore rispetto al prodotto medio - e di classe B - prodotti con prestazioni uguali al benchmark).

Per ulteriori informazioni sul quadro “Made Green in Italy” è possibile visitare la pagina dedicata al link: https://www.mite.gov.it/pagina/made-green-italy