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Diverse misure che potrebbero interessare tantissime imprese, in qualsiasi settore, e, per chi si occupa di ambiente, importanti novità sulla preparazione per il riutilizzo. Questa in sintesi la Legge di Bilancio 2022, che dopo il via libera in Consiglio dei Ministri, avvenuto lo scorso 28 ottobre 2021, approda ora in Senato per l’avvio della fase di discussione ed approvazione definitiva. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.

Il testo definito della Manovra è attualmente di 219 articoli rispetto ai 185 articoli della bozza precedente, prevedendo ben 34 articoli in più. Diverse le misure previste a sostegno delle imprese: dalla “Nuova Sabatini” alle misure a sostegno dell’avvio dei centri di preparazione per il riutilizzo, dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale a quello per i lavoratori in crisi.

“Nuova Sabatini”

La misura del Governo per gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese, con un contributo a sostegno degli interessi pagati per il finanziamento contratto al fine di acquistare beni strumentali – la cosiddetta Nuova Sabatini – viene rifinanziata fino al 2027 nel seguente modo: è integrata di 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, di 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e di 60 milioni per l’anno 2027. Nel testo della Manovra c’è poi una nuova specifica, la quale recita che “in caso di finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro, il contributo può essere erogato in un'unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili”.

Fondo per i lavoratori in crisi

Nella Legge di Bilancio 2022 viene istituito il Fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi (articolo 24 della Manovra), con una dotazione di 150 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024. Come si legge nel documento programmatico di Bilancio, la misura è destinata “a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni”.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Con la Legge di Bilancio 2022 nasce il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, allo scopo “di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici”. Avrà una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022. Tali risorse puntano, inoltre, a garantire agevolazioni alle imprese per la realizzazione d’investimenti per l’efficientamento energetico. Inoltre, hanno come obiettivo anche il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2.

Economia circolare e riutilizzo

L’articolo 156 della Manovra è dedicato al tema dell’economia circolare, prevedendo misure e a sostegno dell’avvio dei centri di preparazione per il riutilizzo – con cui per “preparazione per il riutilizzo” si intendono le operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento (D.lgs. n. 162/2006) - con una dotazione pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

Ma come si accede a tale fondo? Nel testo si legge che le imprese individuali e le società devono presentare al Ministero della transizione ecologica “istanza di un contributo a copertura parziale, ovvero integrale, dei costi sostenuti per l’avvio dell’attività fino a un importo massimo di euro 60.000 per ciascun beneficiario, in relazione alla tipologia delle operazioni previste e delle quantità dei rifiuti impiegabili, nel limite complessivo della dotazione del fondo e conformemente alla disciplina eurounitaria in materia di aiuti de minimis”.