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Sicurezza settore rifiuti

È possibile ridurre gli infortuni nel settore dei rifiuti? La raccolta, lo stoccaggio e il trattamento sono operazioni delicate, che richiedono attenzione e professionalità. Ma tutto questo non basta se non si mettono in atto specifiche misure di prevenzione. Sono 28 e l’Inail le appena ha messe nero su bianco, tramite il sistema di sorveglianza degli infortuni INFOR.MO, in una scheda pubblicata a giugno 2021. Ecco quali sono.

I fattori di rischio

Prima di andare a vedere come prevenire gli infortuni, bisogna capire quali sono i fattori di rischio. Il documento di INFOR.MO cita 359 fattori di rischio rilevati in fase di indagine. Il 90% risulta non essere stato valutato o essere stato valutato in maniera insufficiente in azienda. I principali sono:

- scorrette modalità operative nella gestione del rischio di interferenza tra mezzi/ attrezzature/ uomo/ lavorazioni nelle varie fasi del ciclo
- l’utilizzo di macchinari privi delle adeguate protezioni o di altri apprestamenti di sicurezza
- l’assenza di barriere, percorsi adeguati e sicuri e sistemi di aspirazione
- la mancanza o non utilizzo di dispositivi di protezione
- errate modalità di stoccaggio
- prodotti non bonificati contenenti infiammabili
- incompatibilità tra differenti rifiuti in lavorazione

Le misure di prevenzione generali

La scheda elenca le seguenti misure generali di prevenzione e protezione:

1- l’informazione sui rischi specifici e relativa segnaletica
2- la predisposizione di specifiche procedure lavorative, di manutenzione e di gestione delle emergenze
3- la formazione e l’addestramento incluso il corretto utilizzo dei DPI
4- la vigilanza sulla reale applicazione delle procedure e utilizzo dei DPI

 Le misure di prevenzione specifiche

Il documento di INFOR.MO cita alcune misure specifiche che fanno riferimento alle più frequenti tipologie di incidente:

- caduta dall’alto
- investimento
- contatto con organi lavoratori o con oggetti e mezzi

Caduta dall’alto

Ecco le misure di prevenzione segnalate:

1- dotare l’area di lavoro di sistemi di accesso in quota muniti di protezioni (es. parapetti, guardacorpo)
2- verificare, in caso di rimozione/bonifica di coperture in cemento amianto, che queste abbiano una resistenza per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego, valutando (d.m. 6/9/1994) lo stato di degrado delle stesse (es. friabilità, presenza di sfaldamenti/ crepe/rotture, ecc.). Se risulta dubbia tale resistenza dotare l’area di tavole di ripartizione dei carichi, sottopalchi, reti di sicurezza (al di sotto della copertura in particolare dei lucernai)
3- dotare le macchine e gli impianti di adeguate protezioni e dispositivi di sicurezza anti-caduta e controllo periodico dell’efficienza
4- dotare gli operatori di DPI anti-caduta conformi alle norme tecniche
5- prevedere guide o linee vita flessibili o rigide e dispositivi di ancoraggio, appositamente collaudati, assicurati a parti stabili delle opere fisse o provvisionali

Investimento

Per limitare il rischio investimento è necessario:

1- dotare i mezzi/macchine di adeguati dispositivi di sicurezza (es. segnalatori acustici e luminosi, telecamere e sensori di prossimità, leve di comando protette contro l’azionamento accidentale, sistemi di arresto in caso di conferimento non conforme dei rifiuti, ecc.) effettuare regolare manutenzione
2- non sostare nei pressi dei mezzi/macchine in movimento. Se necessario, fornire assistenza a distanza di sicurezza
3- minimizzare la produzione di polveri o fibre
4- vietare l’accesso al personale non autorizzato, nelle zone con mezzi in movimento
5- regolare la circolazione di mezzi, veicoli e persone, con percorsi separati, adeguata segnaletica e attraversamenti pedonali. Collocare specchi per garantire visibilità completa
6- coordinare i flussi eventualmente individuando una figura preposta
7- mantenere sgombre le vie di transito dei mezzi da ostacoli e rifiuti
8- rispettare i limiti di velocità
9- garantire un’adeguata illuminazione
10- dotare gli operatori dei DPI ad alta visibilità, elmetto e scarpe antinfortunistiche

Contatto con organi lavoratori o con oggetti e mezzi

Per prevenire questa tipologia di incidente, bisogna rispettare i requisiti dell’Allegato I della direttiva 2006/42/CE e dei suggerimenti della UNI EN ISO 12100:2010:

1- segnalare le zone a rischio con indicazioni difficili da rimuovere
2- limitare la presenza di operatori nelle zone in cui è possibile il rischio di contatto e rispettare le distanze di sicurezza dal macchinario o dagli organi in movimento
3- prevedere se necessario un’illuminazione aggiuntiva attorno agli organi o mezzi
4- prevenire la manomissione dei dispositivi di protezione (es. montaggi in posizione nascosta o non raggiungibile, saldature, viti non smontabili, rivettature o sistemi di monitoraggio e controllo) o nel caso di manutenzione consentire la rimozione solo con specifico utensile
5- dotare il macchinario di dispositivi di comando e sicurezza visibili ed identificabili, situati in modo da vedere le zone a rischio, protetti contro l’azionamento accidentale
6- pianificare una regolare manutenzione di apparecchiature e mezzi e rimuovere le protezioni fisiche o i dispositivi solo a macchinario fermo e chiavi di accensione/ sicurezza estratte;
7- utilizzare protezioni o ripari fisici conformi, ‘fissi’, ‘mobili’ o ‘regolabili’
8- dotare il macchinario di dispositivi di protezione attivi (es. pedane sensibili, comando a due mani, attivazione tattile, elettrosensibili, ecc.)
9- dotare gli operatori di DPI anti-impigliamento

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