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ADR

L’ADR ti riguarda? Forse sì, anche se apparentemente la tua attività è molto lontana dal trasporto delle merci pericolose. Si tratta infatti dell’accordo europeo che regolamenta questo specifico settore. Nel 2021 è stato aggiornato e le novità riguardano molti più soggetti di quanto si possa immaginare. Ecco le sei cose che tutti dovrebbero assolutamente sapere sull’ADR.

1 – L’ADR cambia ogni due anni

Recentemente è entrato in vigore il nuovo testo dell’ADR (Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route), giunto alla edizione del 2021. La norma, che viene aggiornata ogni due anni per adeguarsi al progresso scientifico e tecnologico, entra in vigore negli anni dispari, e i primi sei mesi sono di transizione, in cui si può scegliere se aderire al nuovo testo o rimanere col vecchio. Dal 1° luglio è invece obbligatorio usare la versione 2021.

2- L’ADR non vale solo in Europa

Dagli anni 50 ad oggi l’ADR ha fatto grandi progressi: è attualmente usato in 52 paesi aderenti, dall’Europa all’Asia e il Nord Africa. Nel resto del mondo si adottano normative simili, tutte derivate dal sistema internazionale GHS, lo stesso che in Europa ha consentito di sviluppare CLP e REACH: è un linguaggio globale delle merci pericolose e della chimica, per chi svolge un ruolo tecnico ha un’importanza paragonabile all’inglese in quasi tutti i settori lavorativi.

ADR

Figura 1 - diffusione ADR nel mondo - da Wikipedia

3- L’ADR ora riguarda anche gli speditori

Una delle novità più rilevanti in questa edizione è l’obbligo di nominare un consulente ADR, anche per chi ricopra il solo ruolo di speditore. Questo obbligo prevede fortunatamente un congruo periodo di transizione per adeguare la propria organizzazione, la prassi e le procedure aziendali.

4- La formazione è obbligatoria (e va documentata)

Tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nel trasporto di merci pericolose devono avere una formazione rispondente alle esigenze che le loro attività e responsabilità comportano durante il trasporto di merci pericolose. La formazione è obbligatoria e va documentata, e si articola su vari livelli:

1- Formazione base, che illustri i principi fondanti della normativa.
2- Formazione specialistica, a seconda del ruolo ricoperto: impiegato che compila la documentazione, magazziniere che movimenta i colli, etc
3- Formazione specifica in materia di sicurezza, calibrata in base alle merci pericolose movimentate e ai rischi che sono stati valutati preventivamente
4- Formazione in tema di security, per tutte le aziende che gestiscono merci il cui furto o l’utilizzazione impropria potrebbero mettere in pericolo le persone, i beni o l’ambiente

5- L’ADR riguarda anche oggetti di uso comune

L’ADR non si applica esclusivamente alle sole sostanze chimiche, ma anche agli articoli. Col succedersi delle diverse edizioni nella normativa sono stati inseriti diversi oggetti di uso comune: veicoli a motore, estintori, macchinari frigoriferi e molto altro, per aumentare sempre di più la sicurezza dei trasporti. Le novità più grandi riguardano, negli ultimi anni, le pile al litio: oggetti straordinariamente utili nel mondo sempre più digitalizzato e interconnesso, che però sono state responsabili di diversi incidenti, e che richiedono particolare cura nello stoccaggio e la movimentazione.

6- Esistono le esenzioni

Infine l’ADR è pensato e sviluppato senza mai perdere di vista il buon senso e le esigenze produttive: sono tantissime le esenzioni totali o parziali, che possono permettere, a volte con piccoli accorgimenti, di migliorare la sicurezza e la conformità legislativa con investimenti di tempo e risorse contenuti.

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