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Fondo economia circolare per le imprese

Importanti novità per le imprese che vogliono accedere al Fondo del ministero dello sviluppo economico per i progetti di ricerca e sviluppo in ambito di economia circolare. Il MISE, sul proprio sito internet, ha comunicato che le aziende proponenti possono ottenere le attestazioni di disponibilità a concedere il finanziamento bancario entro e non oltre i 30 giorni lavorativi successivi alla presentazione della domanda di accesso. Tali attestazioni andranno presentate al soggetto gestore Invitalia, a completamento della domanda, pena la decadenza della stessa.

La precisazione è arrivata con il decreto direttoriale del 7 dicembre, che integra il precedente decreto del 5 agosto 2020 relativo al Fondo sulla economia circolare. Le imprese interessate possono dunque presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 10 dicembre 2020, anche in forma congiunta, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 e dal lunedì al venerdì.

È possibile scaricare la modulistica, gli allegati ed il manuale per la presentazione delle domande, dalla pagina dedicata del sito di Invitalia.

L’intervento, attivato con il decreto dell’11 giugno 2020, sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse e ha l’obiettivo di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare. Il Fondo per la crescita sostenibile per i progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.

 Nel dettaglio, il fondo sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs) di cui all’allegato n. 1 al decreto 11 giugno 2020.

I progetti finanziabili devono avere come obiettivo la riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:

  • - Innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  • - Progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  • - Sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
  • - Strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  • - Sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
  • - Sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti ammissibili hanno un elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità e sono realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020. Inoltre, devono essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale e devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni, nonché avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

Per le imprese sono previsti finanziamenti agevolati del FRI per il 50% delle spese e dei costi ammissibili di progetto. I contributi alla spesa, in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto, sono i seguenti:

  • - 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
  • - 15% per le medie imprese
  • - 10% per le grandi imprese

Sul piatto, sono stati messi 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.