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Ecodesign Raee

Due bandi per finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: uno per trovare nuove tecnologie per la gestione dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), l’altro per i rifiuti non gestiti dai consorzi di filiera e per l’ecodesign. Li ha approvati la Direzione Generale per l’Economia Circolare del ministero dell’Ambiente, con due decreti direttoriali.

Per quanto riguarda i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, la Direzione Generale per l’Economia Circolare del ministero dell’Ambiente ha approvato, con un apposito decreto direttoriale, il "Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie per il recupero, il riciclaggio ed il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)".

A essere finanziati sono dunque i progetti ricerca industriale, ma anche quelli di sviluppo sperimentale, che hanno gli obiettivi citati espressamente nella denominazione del bando. In questo modo, il dicastero di via Cristoforo Colombo intende prevenire e ridurre gli impatti negativi che derivano dalla produzione e gestione dei RAEE, incentivando un uso efficiente ed ecocompatibile delle risorse (quindi delle materie prime), con particolare attenzione al recupero, al riciclaggio ed alla ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali. I soggetti ammessi al bando sono gli organismi di ricerca singoli o associati, anche in forma temporanea, assieme ad altri soggetti pubblici o privati. Questi dovranno mettere in atto progetti che non siano di durata inferiore a 12 mesi, né superiore a 24 mesi, a meno che il progetto non preveda la realizzazione di prototipi: in questo caso la durata massima sarà di 36 mesi. Il cofinanziamento prevede un contributo tra i 100.000 e i 300.000 euro (cifra comprensiva di ogni onere) per ogni progetto.

Contestualmente, la Direzione Economia Circolare ha approvato anche il “Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti non rientranti nelle categorie già servite da consorzi di filiera, all'ecodesign dei prodotti ed alla corretta gestione dei relativi rifiuti".

Anche in questo caso, il cofinanziamento riguarda progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per le finalità di cui sopra. Nel dettaglio, oltre allo sviluppo di nuove tecnologie, l’iniziativa è volta a favorire l’allungamento del ciclo di vita del prodotto e all'ecodesign dei prodotti ed alla corretta gestione dei relativi rifiuti. In questo modo, il ministero punta a prevenire e ridurre gli impatti negativi derivanti dall'attuale gestione dei rifiuti non serviti da filiera attraverso l'incentivazione di un uso efficiente ed ecocompatibile delle risorse (materie prime).

Sono ammessi al bando gli organismi di ricerca singoli o associati, anche in forma temporanea, con altri soggetti pubblici o privati. Il ministero ha messo a disposizione 2 milioni di euro, per progetti di durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 24 mesi. Nel caso sia prevista la realizzazione di prototipi, la durata massima si estende a 36 mesi.

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