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Decreto sostegni Bis

Ci sono sostegni alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi. Ma anche accesso al credito e liquidità delle imprese, tutela della salute, lavoro e politiche sociali, sostegno agli enti territoriali, giovani, scuola e ricerca e misure di carattere settoriale. Sono le 7 linee guida attorno alle quali si articola i Decreto Legge Sostegni Bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio, che punta a aiutare le aziende (e non solo) ad affrontare l’impatto sociale ed economico della pandemia. Ecco di cosa si tratta.

Il testo del provvedimento (“Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali") era stato presentato lo scorso 20 maggio in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Cinque giorni dopo, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il decreto stanzia complessivamente circa 40 miliardi di euro, messi a disposizione con l’ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento.

Misure in favore di imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali

Dai contributi a fondo perduto ai sostegni alla filiera del tessile e della moda. Sono diverse le misure contenute nel Sostegni Bis a supporto delle attività d’impresa, dei professionisti e dei lavoratori.

Una parte importante degli interventi riguarda sicuramente quelli a sostengo delle aziende danneggiata dall’emergenza Covid, grazie agli oltre 15 miliardi di euro stanziati attraverso un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto, che ha l’obiettivo di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari, consentendo l'accesso a 370mila partite Iva in più che non hanno potuto beneficiare della prima tornata.

Per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese sono previste, poi, ulteriori misure per i canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo e, grazie ad uno stanziamento di 600 milioni di euro, è previsto l’esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia.

Particolare attenzione verso le attività economiche chiuse per effetto dei decreti anti-Covid - per un periodo complessivo di almeno quattro mesi a partire dal 1° gennaio 2021 – grazie all’istituzione di un “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse”, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021.

Per quanto riguarda l’accesso al credito e liquidità delle imprese, sono stati stanziati 9 miliardi di euro: tra le misure previste, viene introdotta un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisiche in start-up e Pmi innovative; viene prorogata al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti previsti dal Fondo di Garanzia e da Garanzia Italia di Sace.

Destinatari del decreto Sostegni Bis anche i giovani che vogliono compare casa, come ha sottolineato lo stesso presidente del Consiglio: "Per i giovani c'è un’ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c'è anche la garanzia dello stato sull'80%".

Non poteva mancare, naturalmente, il capitolo dedicato alla Sanità e ai vaccini. In risposta alla pandemia e al fine di continuare a rafforzare il sistema sanitario nazionale, vengono stanziati quasi 3 miliardi di euro. In più, è previsto un continuo alleggerimento delle liste di attesa per l’accesso alle prestazione sanitarie grazie ad interventi mirati.
Inoltre, al fine di promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale, viene istituito un fondo denominato “Fondo italiano per la scienza”, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022.

Si prevede, ancora, un credito d’imposta nella misura del 20 per cento dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030 per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini.

Sempre in tema vaccini, è stato conferito alla nuova Fondazione Enea Biomedical Tech il compito di destinare 200 milioni di euro al potenziamento della ricerca e della produzione di nuovi farmaci e vaccini, nonché alla realizzazione di programmi di riconversione industriale e di sviluppo del settore biomedicale e della telemedicina.

Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale (entrata in vigore 26 maggio 2021).