Informazioni di pubblica utilità

Industria 4.0

Molte aziende hanno già fatto una lista di beni per i quali è possibile ottenere i benefici e le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2020 per l’Industria 4.0, ovvero quelle imprese che investono in digitalizzazione e innovazione tecnologica. In questa lista è fondamentale non dimenticare il magazzino, cuore operativo di piccole e grandi aziende, e in particolare le scaffalature, vero e proprio pilastro della logistica, che ha importanti risvolti in termini di sicurezza e di possibili agevolazioni.

Per capire in che modo, bisogna prima comprendere cosa sono i “magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica”. Questa definizione compare nell’Allegato A della legge 11 dicembre 2016, n. 232, il documento che elenca i beni che possono avere le agevolazioni previste da Industria 4.0. Il chiarimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto con una circolare nel 2017, recita:

Si intendono, per esempio, magazzini automatici asserviti da traslo-elevatori o mini-loaders e software WMS [software di gestione magazzino] per la gestione delle missioni in/out; i sistemi di selezionamento, prelievo e deposito automatico controllati da software di gestione e/o il controllo delle scorte e dei punti di riordino.

I magazzini, siano essi autoportanti o interni, devono rispondere a 5 requisiti:

  1. controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);
  2. interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  3. integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  4. interfaccia tra uomo e macchina semplice e intuitiva;
  5. rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

E le scaffalature? Essendo parte integrante del magazzino, sono agevolabili. Ma non sempre. Il chiarimento, in questo caso, arriva dal Decreto Legge 135 del 2018: ai fini dell’agevolazione fiscale, la scaffalatura può essere considerata, a patto che sia autoportante:

Ai soli fini dell’applicazione della disciplina di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, il costo agevolabile dei magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica, di cui all’allegato A annesso alla suddetta legge, si intende comprensivo anche del costo attribuibile alla scaffalatura asservita dagli impianti automatici di movimentazione, che costituisce, al contempo, parte del sistema costruttivo dell’intero fabbricato; resta ferma la rilevanza di detta scaffalatura ai fini della determinazione della rendita catastale, in quanto elemento costruttivo dell’intero fabbricato.

Anche se non agevolabile singolarmente, la scaffalatura come elemento passivo è fondamentale se si vuole che il proprio magazzino acceda ai benefici di Industria 4.0. Il motivo? Ci aiuta a rispondere il nuovo Position Paper redatto da ANIMA Confindustria e ICIM:

“Le scaffalature, in quanto elemento “passivo” intervengono solo per quanto concerne il rispetto del requisito 5 relativo alla sicurezza, salute e igiene del lavoro. È quindi essenziale che nella valutazione del bene soggetto a incentivazione fiscale sia posta particolare attenzione al rispetto delle normative vigenti, inclusa la normativa antisismica e ogni opportuna considerazione riguardante i fenomeni causati dalla fatica sugli elementi portanti dovuti ai cicli di carico/scarico e traslazione delle unità di carico e dei mezzi di movimentazione”.

Sono tanti i soggetti in azienda che dovrebbero essere conoscere a fondo rischi e opportunità derivanti dalla gestione del magazzino e, in particolare, delle scaffalature. Il datore di lavoro e i dirigenti devono avere una visione strategica, i preposti, i responsabili della sicurezza e gli addetti devono conoscere ogni dettaglio.

Un’occasione per approfondire queste tematiche e confrontarsi con gli esperti è il corso “La sicurezza delle scaffalature”, organizzato da Cobat Academy in base alle più recenti esigenze manifestate dalle imprese.

Il prossimo appuntamento, in videoconferenza, è previsto per il 18 marzo 2021.

Clicca qui per scoprire il programma del corso.

Se l’impresa ha bisogno di una consulenza ad hoc per il proprio magazzino, basta compilare un form e inviare una richiesta – senza impegno – per essere ricontattati quanto prima dagli esperti di Cobat Academy.