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E se dopo il bonus tv arrivasse il bonus che incentiva la rottamazione degli elettrodomestici? La proposta arriva dall’associazione dei produttori di elettrodomestici (Applia) e da quella dei retailer specializzati (Aires). L’Ecobonus Eldom, così è stato definito, avrebbe come obiettivo garantire la competitività e lo sviluppo dell’industria del settore domestico e della relativa filiera. Ecco come funziona.

Ecobonus Eldom, come funziona
La proposta prevede un contributo statale che consiste in un’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici dotati della nuova etichetta energetica, in sostituzione di elettrodomestici energivori con più di 10 anni di vita. Sulla falsariga del Bonus rottamazione TV, l’Ecobonus Eldom consisterebbe in uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto, fino a un importo massimo di 100 euro per lavatrici lavasciuga di classe C o superiore, lavastoviglie di classe D o superiore e frigoriferi e congelatori di classe E o superiore.

Come si legge nel documento di proposta Ecobonus Eldom, disponibile sul sito web di APPLiA Italia, la rottamazione potrebbe essere effettuata consegnando il vecchio apparecchio direttamente presso i rivenditori aderenti all’iniziativa: quest’ultimi dovranno occuparsi di smaltire correttamente l’apparecchio ricevuto, usufruendo così di un credito fiscale pari allo sconto applicato all’acquirente. Un’altra soluzione è quella di consegnare l’elettrodomestico obsoleto direttamente in una isola ecologica autorizzata, prima di recarsi ad acquistare il nuovo. In questo caso, l’addetto del centro di raccolta RAEE dovrà convalidare il modulo, che certifica l’avvenuta consegna dell’apparecchio. Con il modulo firmato l’utente potrà recarsi nei punti vendita aderenti e fruire dello sconto sul prezzo di acquisto.

Gli obiettivi La proposta mira sostanzialmente a tre risultati:

- efficienza energetica
- circolarità
- sostegno al Made In Italy

Secondo la previsione di APPLiA Italia, nel caso in cui lo stanziamento del fondo risulti pari a 150 milioni di euro, si consentirebbe un risparmio energetico di circa 280 GWh/anno che – per fare un esempio concreto – risulterebbe pari al consumo energetico di una città tra gli 80mila e 90mila abitanti.
In un’ottica di circolarità, invece, il nuovo bonus consentirebbe l’incremento di oltre il 20% della raccolta del RAEE domestico (70mila tonnellate rispetto alle 365mila tonnellate raccolte nel 2020). Una prospettiva decisamente migliore rispetto alla situazione presente se si pensa che il tasso di avvio al trattamento dei RAEE in Italia si attesta al 36,8% a fronte di un obiettivo del 65%, ovvero su valori lontani da quelli imposti agli stati membri dalla Comunità Europea. La ragione di ciò risiede nel flusso di RAEE “disperso”: in base ai dati evidenziati dal progetto Countering Weee Illegal Trade, solo un terzo dei rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche in Europa, infatti, viene gestito in modo corretto. Solo il 35% di RAEE dismessi sono intercettati dai sistemi ufficiali di raccolta e riciclo. L'altro 65% dei RAEE è esportato o riciclato in modo ambientalmente scorretto, oppure semplicemente gettato tra i rifiuti indifferenziati.

Per quanto riguarda il sostegno alla filiera italiana, la proposta produrrebbe impatti positivi per l’industria nella misura in il progetto di incentivo statale stimolerebbe la sostituzione delle apparecchiature obsolete e, di conseguenza, agevolerebbe i consumatori nell’ottica di nuovi acquisti.

Gli approfondimenti relativi alla proposta Ecobonus Eldom sono disponibili sul sito web ufficiale di APPLiA Italia al seguente link.