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Bonifica

Il MASE ha comunicato che sarà firmato nei prossimi giorni un provvedimento che conterrà il Regolamento sulle categorie di interventi di bonifica che non necessitano della valutazione di interferenza preventiva.

Si tratta perciò di un decreto che semplifica le procedure delle bonifiche; normalmente la valutazione degli interventi è necessaria solo per quelli che potrebbero interferire con l’esecuzione ed il completamento della bonifica o ne determinino rischi per la salute dei lavoratori e di altri fruitori dell’area.

Qualora si renda necessario, il nuovo schema riporta le regole del procedimento (ovvero istanza, istruttoria, termine di conclusione del procedimento), il tutto calibrato in modo da accelerare nuovi investimenti e determinare impatti economici favorevoli sia per le imprese che per i cittadini, sempre nel rispetto della salute e dell’ambiente.

La novità del provvedimento è che verrà esteso inoltre anche alle opere che non prevedono scavi ma comportano un’occupazione permanente di suolo, a condizione che il sito oggetto della bonifica sia già caratterizzato.

Quali sono gli interventi a cui si fa riferimento?

Possono essere molteplici, comprendono i progetti del PNRR, le opere richieste dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti e infrastrutture, compresi gli adeguamenti alle prescrizioni autorizzative, nonché opere lineari necessarie per l’esercizio di impianti e forniture di servizi e, più in generale, di pubblico interesse, di sistemazione idraulica, mitigazione del rischio idraulico, realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo, e così via

Al 2021, erano presenti circa 35 mila siti oggetto di bonifica, di cui 18.823 che avevano concluso l’iter burocratico, ma 16.199 con procedure in corso. Il 60% era fermo alla fase di notifica.
Non essendo ancora pubblicato, non è possibile conoscere nel dettaglio la norma nella sua forma definitiva, ma il contesto normativo nel quale si inserisce risponde a logiche di semplificazione proprio di questi iter.  

Questo “snellimento” è stato avviato già negli anni passati in prospettiva anche del rispetto ambientale, per velocizzare l’azione amministrativa, accelerando procedure di bonifica e riconversione dei siti contaminati da poter destinare alla realizzazione di opere progettuali segnalate dal PNRR, agevolando perciò le imprese con conseguente riduzione degli oneri amministrativi ed economici.