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Etichette imballaggi e sorveglianza radiometrica, slittano i termini: ecco tutto quello che c’è da sapere
La tua azienda è soggetta al nuovo obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi? Hai a che fare con i rottami metallici e devi effettuare la sorveglianza radiometrica? Se la risposta a una delle due domande è sì, è importante sapere che c’è più tempo del previsto per organizzarsi e adeguarsi alle nuove norme. Il governo, con il consueto provvedimento di fine anno, il cosiddetto Milleproroghe, ha rinviato i termini per l’applicazione delle due novità. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il Decreto Milleproroghe
Come di consueto il governo ha utilizzato lo strumento del “Decreto Milleproroghe” in prossimità della fine dell’anno, specificamente con il Decreto-Legge 30 dicembre 2021, n. 228, Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. Tra i tanti provvedimenti, si segnalano quelli che riguardano l’obbligo di etichettatura ambientale per gli imballaggi e la sorveglianza radiometrica dei rottami metallici.
Etichettatura ambientale
La norma sulla cosiddetta etichettatura ambientale degli imballaggi sarebbe dovuta entrare in vigore a inizio 2022. Lo scopo del provvedimento era – e rimane – quello di fornire una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi, ovvero per facilitarne la raccolta e il riutilizzo o riciclo. L’obbligo riguarda i produttori di imballaggi e prevede l’identificazione in apposita etichetta dei materiali di imballaggio e l’indicazione della corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale. Il tutto secondo le modalità stabilite dalle norme UNI applicabili e comprensivo dell’obbligo di indicare la natura dei materiali di imballaggio utilizzati.
Il governo aveva riconosciuto alcune criticità interpretative per quanto riguarda la normazione della cosiddetta etichettatura ambientale. Il Decreto Milleproroghe, all’articolo 11. Proroga di termini in materia di transizione ecologica, stabilisce che i termini per la nuova etichettatura sono prorogati di ulteriori sei mesi, e varranno a partire dal 1° luglio 2022. Lo stesso articolo rimanda a un “decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura”, da emanarsi a cura del Ministero per la Transizione Ecologica entro trenta giorni.
E ora cosa bisogna aspettarsi? Risulta difficile ipotizzare ulteriori proroghe, pertanto il consiglio, nel caso non fosse già stato fatto, è agire d’anticipo e mettere in calendario quanto prima tre semplici operazioni:
- verificare tra i prodotti commercializzati le necessità rispetto a questa nuova etichettatura
- discriminare tra i prodotti destinati al mercato B2B o B2C, nonché eventuali linee dedicate all’esportazione
- appurare di avere tutta la documentazione relativa alle scorte, visto che il decreto prevede l’esenzione per quanto “già immesso in commercio”.
È possibile ipotizzare che il decreto non cambi le attuali linee guida, che consentono di integrare l’etichettatura a posteriori, ad esempio con un adesivo, ma su questo non si possono avere certezze alla data attuale.
Controlli radiometrici sui rottami metallici
Ci sono altri 60 giorni di tempo per il nuovo decreto ministeriale che determina le modalità della sorveglianza radiometrica sui rottami metallici. Il Milleproroghe ha infatti fatto slittare al primo marzo 2022 il termine ultimo del regime transitorio stabilito dall'articolo 72 del Decreto Legislativo 101/2020 (Norme di protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti). Il regime transitorio richiama il previgente Decreto Legislativo 100/2011 per le modalità della sorveglianza radiometrica.
E ora cosa accadrà con il nuovo provvedimento? Per il momento tutto ciò che è noto è contenuto nel comma 3 dell’articolo 72 del Decreto Legislativo 101/2020, che prevede l’emanazione decreto attuativo che dovrebbe andare a dettagliare:
1 - le modalità esecutive della sorveglianza radiometrica
2 - l'elenco dei prodotti semilavorati metallici e dei prodotti in metallo oggetto della sorveglianza
3 - i contenuti della formazione da impartire al personale
4 - le condizioni di riconoscimento delle certificazioni dei controlli radiometrici rilasciati dai paesi terzi
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