Giancarlo Morandi
Presidente di Cobat
Avete mai provato a fotografare il sole, ogni giorno, alla stessa ora e nello stesso punto? Se lo aveste fatto, magari con una macchina fotografica a lunghissima esposizione, il risultato - unendo i puntini della nostra stella madre in tutte le sue diverse posizioni - sarebbe un 8 rovesciato, tecnicamente un analemma, ed è quello che trovate sulla copertina di questo rapporto. E che poi è, anche, il simbolo dell’infinito.
Ovunque voi vi troviate, in qualsiasi emisfero, in montagna o nel mezzo del mare, il sole traccia quel percorso e assicura la ciclicità della vita sulla terra. Ed è proprio questo percorso che vogliamo omaggiare, e – a modo nostro – imitare, con quella che viene definita economia circolare. Economia circolare che, a rigor di logica e per sua stessa definizione, dovrebbe essere rappresentata da un cerchio. Ma alla perfezione statica della circonferenza, in cui ogni punto è inizio e fine, abbiamo preferito il simbolo dell’infinito, in quanto espressione di un fenomeno ciclico che rappresenta nei suoi rigonfiamenti l’infinitamente grande che nell’intersezione si annulla e poi torna a essere tale.
Una mera questione geometrica e astronomica? Tutt’altro. Cobat da oltre 30 anni si colloca all’intersezione di questo analemma, diventando il braccio operativo di un’economia circolare che trasforma in nuove materie prime montagne di prodotti non più utili, erroneamente considerati rifiuti, espulsi forse da un percorso geometrico ma non dal grafico che contribuiscono a sporcare sempre di più. Lungi dal definirci architetti del cerchio, preferiamo definirci un buon filtro che permette al nastro dell’infinito di continuare a scorrere. Il suddetto punto di intersezione è tutt’altro che statico e comodo. Aggiustiamo costantemente il nostro lavoro al cambiare degli orizzonti, normativi e tecnologici. Seguiamo gli andamenti, tutt’altro che rettilinei, della politica e del mercato in quell’accidentato piano cartesiano che ormai non si può limitare all’Italia, ma (almeno) all’intera Europa.
Eppure collocarsi all’intersezione non vuol dire solo essere un banale “trasformatore di materia”. Si tratta prima di tutto, e qui torna la geometria, di pura prospettiva. Oggi si discute sempre di più di inquinamento, cambiamenti climatici e problematiche ambientali, da molteplici punti di vista. Eppure, per trovare una risposta concreta a questi problemi, basterebbe inquadrarli dalla giusta prospettiva. Tutti dovremmo guardare all’intersezione dell’infinito, per essere davvero consapevoli che ciò che è grande può ridursi a un punto, ma anche che da quel punto può nascere qualcosa di altrettanto grande.
Cobat è la grande piattaforma italiana di servizi per l’economia circolare con una mission chiara: rendere le aziende protagoniste dell’economia circolare, trasformando i prodotti giunti a fine vita in nuove materie prime.
Guidato dai valori della trasparenza, dell’efficienza, e della sostenibilità, Cobat offre alle imprese servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e avvio al riciclo di pile e accumulatori esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), inclusi i moduli fotovoltaici, e pneumatici fuori uso. Sono oltre 70 i Punti Cobat, aziende autorizzate alla raccolta e allo stoccaggio dei rifiuti, e 25 gli impianti di recupero e trattamento partner distribuiti in maniera omogenea in tutta Italia.
Garantisce, inoltre, la massima sostenibilità economica e ambientale ai Produttori e agli Importatori di beni tecnologici che, per legge, si devono occupare della gestione di questi prodotti quando giungono a fine utilizzo.
Si avvalgono del Sistema Cobat:
Oltre 1.200 aziende iscritte, con un immesso al consumo pari a più di 230 mila tonnellate/anno, hanno affidato al Sistema Cobat la gestione del fine vita dei propri prodotti.
Aderendo al Sistema Cobat, Produttori/Importatori hanno raggiunto e superato i target di raccolta previsti. Una gestione virtuosa che diventa un valore aggiunto per tutte le aziende attente al rispetto dell’ambiente.
Il Centro Direzionale di Roma accoglie le due strutture manageriali, che gestiscono la governance:
Cobat dispone di un network logistico unico in Italia, che permette di ottimizzare i costi economici e ambientali di una raccolta sempre più a chilometro zero.
La rete dei Punti Cobat è costituita da oltre 70 aziende autorizzate in grado di gestire, in linea con quanto stabilito dalle normative, le attività di raccolta e di stoccaggio dei rifiuti. Attraverso il lavoro di personale altamente qualificato, Cobat può così garantire un’offerta di servizi omogenea coprendo, in maniera capillare, l’intero Paese, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
Cobat, ogni anno, consegna 140 mila tonnellate di prodotti a fine vita a una rete di 25 impianti di trattamento e recupero, selezionati in base ai migliori standard e certificazioni italiani ed europei.
Grazie a una distribuzione omogenea sul territorio nazionale degli impianti di trattamento e recupero, il Consorzio riesce a garantire una copertura integrale del Paese e ad abbattere i costi di trasporto e le immissioni di CO2 nell'atmosfera derivanti da una logistica di lungo raggio.
Sono numerose le partnership avviate dal Consorzio per “fare sistema” in un comparto come quello della green economy, le cui potenzialità necessitano di stimoli e di impulsi costanti da parte di tutti gli operatori coinvolti.
Cobat è membro del Consiglio Nazionale della Green Economy e tra i soci fondatori della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Cobat, inoltre, è socio sostenitore di MOTUS-E, associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica. Collabora con i principali Istituti di Ricerca e Università: CNR – Politecnico, Luiss Guido Carli, Università Bocconi e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Per operare con la massima professionalità, nel rispetto delle normative e dei regolamenti emanati a livello nazionale e internazionale, Cobat si è dotato di due strumenti fondamentali: il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) legati agli ambienti di lavoro e alle attività realizzate, condiviso con tutti i dipendenti e aggiornato annualmente, e il Protocollo di sorveglianza sanitaria.
In accordo con quanto previsto dal D.Lgs. 81/01, il personale del Consorzio è coinvolto in un programma continuativo di corsi sui temi della sicurezza sul lavoro e sul primo intervento in caso di emergenza, con l’individuazione nello staff di addetti al primo soccorso attraverso uno specifico percorso formativo.
A integrazione delle garanzie previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dal Protocollo di Sorveglianza Sanitaria, Cobat ha redatto e approvato un Regolamento Interno del Personale che definisce le procedure per la tutela della salute e della sicurezza.
Il Consorzio presenta anche il Piano di Emergenza Interno (PEI), che illustra le modalità di intervento in caso di eventi incidentali o calamitosi, al centro di interventi di formazione periodica rivolti ai dipendenti.
Informazione e formazione, continuano a essere al centro delle politiche gestionali di Cobat che coinvolge periodicamente il proprio personale in iniziative per offrire alle aziende soluzioni mirate e concorrenziali rispetto alle richieste del mercato.
Gestione e legislazione ambientale, sicurezza sul lavoro e qualità dei servizi sono i temi dei continui aggiornamenti ai quali partecipano i dipendenti del Consorzio attivi nel Centro Direzionale di Roma e il personale operativo sul territorio secondo un piano concordato annualmente con ciascuna risorsa.
Nel corso del 2018, Cobat ha inoltre puntato sulla formazione di tre risorse interne come Responsabili Tecnici Gestione Rifiuti abilitati dall’Albo Gestori Ambientali.
Sole Cobat
Per garantire la gestione del fine vita di prodotti di lunga durata, Cobat ha avviato il portale Sole Cobat, l’unico punto di riferimento nazionale per la raccolta e il corretto smaltimento dei moduli fotovoltaici.
Il portale ha una procedura d’accesso personalizzata per installatori, Pubblica Amministrazione e Gestore dei Servizi Energetici. L’obiettivo è registrare ogni singolo modulo fotovoltaico operativo nel Paese per garantirne la tracciabilità.
Easy Collect
Easy Collect permette a decine di migliaia di artigiani e piccole e medie imprese di usufruire in maniera semplificata e diretta dei servizi integrati di Cobat. La prima associazione ad aderire è stata CNA installatori e impianti. L’intesa consente a Cobat di raggiungere 30 mila artigiani per la raccolta e il trattamento di RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), batterie esauste e altri prodotti giunti a fine utilizzo.
Il cuore operativo del progetto è costituito da un’area web ad hoc, gestita da Cobat, che consente agli artigiani di effettuare un ordine di ritiro per i rifiuti prodotti nell’ambito della propria attività professionale e di chiedere e ottenere in tempi rapidi un preventivo per il servizio richiesto.
Progetto Autodemolitori
Cobat ha creato la prima piattaforma dedicata all’economia circolare dell’automotive che mette in connessione le case automobilistiche con gli autodemolitori. La piattaforma garantisce la possibilità di monitorare e tracciare, in totale trasparenza e in linea con i migliori standard europei, il fine vita del veicolo in tutte le sue componenti. CAR è la prima confederazione di autodemolitori che ha aderito al progetto.
Cobat Zero Waste
Una garanzia totale sui prodotti che copra anche il ritiro quando questi smetteranno di funzionare e l'acquirente se ne vorrà disfare.
È questo Cobat Zero Waste, l'innovativo progetto di Cobat che permette ai produttori di avere la certezza che i propri beni siano davvero a impatto zero e agli acquirenti di avere un servizio personalizzato di ritiro.
Prosegue e si consolida il percorso di internazionalizzazione di Cobat, sempre più presente in ambito europeo.
La prima esperienza di internazionalizzazione di Cobat è avvenuta nel 2015 con il suo ingresso in WEEELABEX, l’associazione europea dei sistemi di raccolta dei RAEE.
Nel 2017 Cobat ha anche siglato un accordo di partnership con WEEELOGIC, hub europeo per la gestione del fine vita dei RAEE. L’accordo consente ai Produttori di accedere a servizi di raccolta e riciclo centralizzati e a un facile coordinamento della compliance in tutta Europa.
Sempre nel 2017, Cobat ha deciso di aderire ad EUCOBAT, l’associazione europea dei sistemi di raccolta delle pile ed accumulatori. EUCOBAT è uno degli stakeholder di riferimento della Commissione Europea nella revisione della Direttiva 2006/66/CE sulle pile ed accumulatori; partecipare all’associazione significa poter prendere parte e contribuire ai tavoli di lavoro attorno ai quali si definiscono le posizioni ufficiali di questo importante referente istituzionale sulla legislazione comunitaria di settore, attualmente in modifica.
Inoltre, l’occasione di fare network tra i diversi sistemi nazionali di raccolta partecipanti all’associazione è particolarmente interessante per la recente nuova tendenza, da parte soprattutto dei grandi Produttori e Importatori, ad approcciare il mercato europeo come unica macro-area mondiale.
È il caso delle grandi case automobilistiche, che in Italia aderiscono per gran parte al Sistema Cobat e che già hanno intrapreso progetti paneuropei in cui Cobat è protagonista.
Nel settore degli accumulatori al piombo, il Consorzio ha raccolto nel 2018 oltre 116 mila tonnellate.
Le regioni che registrano il maggiore incremento dei quantitativi di raccolta sono Molise (+17%), Campania (+11%) e Lazio (+8%).
In termini assoluti, invece, Lombardia, Veneto e Campania raggiungono i migliori risultati.
Nel settore degli accumulatori al piombo esausti, la presenza di numerosi attori, coinvolti nelle operazioni di raccolta e commercio del rifiuto in questione, comporta che il mercato sia caratterizzato da una significativa concorrenza fra i vari soggetti. Nonostante ciò, su scala nazionale, nel 2018 la raccolta totale è stata piuttosto stabile, registrando una diminuzione decisamente modesta (-1%) rispetto all’anno precedente. Ciò dimostra l’impegno del Consorzio per assicurare una situazione generale di stabilità, garantita condividendo con la rete di raccolta azioni mirate sulle specifiche esigenze dei territori (fidelizzazione dei produttori/detentori del rifiuto, sostegno economico ai Punti Cobat per l’acquisizione del rifiuto, proposta di servizi multipli, etc).
Nel 2018 si registra una diminuzione della raccolta di pile portatili, pari a circa il 10% a livello nazionale; l’andamento è legato principalmente alle diminuzioni riscontrate in Lombardia (-30%), Veneto e Lazio, che restano tuttavia in termini assoluti le regioni più virtuose.
Le differenze di raccolta su base regionale tra l’annualità 2017 e quella 2018 sono riconducibili principalmente alla riassegnazione delle province di competenza ad opera del CDCNPA valida per il biennio 2018-2020.
Il Consorzio continua a conferire buona parte dei rifiuti di pile portatili raccolti alle aziende S.I.A.E. Srl, Se.Fi. Srl e S.E.Val. Srl. Da questi impianti di cernita molto avanzati, le varie tipologie di pile vengono in seguito inviate presso impianti di trattamento presenti in altri Paesi europei, data la loro momentanea assenza in Italia.
Raccolta di pile portatili esauste in Italia, per regioneAnche il 2018 ha rappresentato per Cobat un anno significativo nella gestione dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Gli oltre 1.392 Punti di Raccolta gestiti in tutta Italia hanno prodotto quasi 19 mila tonnellate di RAEE, facendo registrare un aumento, rispetto al 2017, del 35,43%.
Nonostante la debole crescita, il Raggruppamento R3 (TV e Monitor), con oltre 8 mila tonnellate, resta in assoluto il Raggruppamento in cui il Consorzio registra la maggior quantità raccolta.
La raccolta dei RAEE professionali invece, è svolta direttamente dal Consorzio attraverso operatori logistici altamente qualificati. I RAEE professionali raccolti sono passati dalle 1.360 tonnellate del 2017 alle 1.401 tonnellate del 2018.
Anche nel 2018, ai sensi del D.M. 82/11, Cobat ha ottenuto il formale riconoscimento da parte del Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso presso ACI, al fine di svolgere la gestione degli PFU prodotti dal settore dell’autodemolizione.
Il quantitativo di PFU gestito dal Consorzio nel 2018 ha superato le 2 mila tonnellate, circa 123 tonnellate in più rispetto al 2017 corrispondente ad un incremento del 6,5%.
L’incremento registrato in questa filiera è il risultato di una fidelizzazione in crescita degli autodemolitori, in parte svolta da Cobat sul territorio e in parte spontanea per il riconoscimento di affidabilità che Cobat è riuscito a consolidare presso la categoria.
Nel prossimo futuro Cobat intende non solo puntare ad una stabilizzazione dei segmenti già maturi, come quello delle pile e degli accumulatori, ma al tempo stesso a un potenziamento delle filiere avviate più recentemente, come quella dei RAEE e degli Pneumatici Fuori Uso, le cui prospettive di crescita sono ancora ampie.
Ciò significa lavorare non solo all’acquisizione di nuovi Produttori e Importatori ma anche investire ulteriormente nel proprio know-how per affermarsi nella gestione di servizi, anche su nuove categorie di rifiuti, sia nel segmento B2C che B2B.
Cobat monitora e rendiconta periodicamente l’impatto ambientale delle attività svolte, in assoluta sintonia rispetto alla propria mission ambientale.
La rendicontazione, viene effettuata su tutto il processo operativo realizzato e gestito dal Consorzio: comprende, infatti, sia gli aspetti diretti, come il consumo di materie prime, l’utilizzo di risorse idriche e di energia, le emissioni in atmosfera e i rifiuti prodotti nella sede centrale di Roma, sia gli aspetti indiretti, relativi alle attività di raccolta e avvio al riciclo dei rifiuti svolti dalla rete dei fornitori.
Nell'ultimo biennio il trend dei consumi di materie prime da parte del Consorzio, all'interno del Centro Direzionale di Roma in via Vicenza 29 evidenzia variazioni abbastanza modeste a fronte di una significativa evoluzione delle attività nei segmenti della sua operatività. La politica di digitalizzazione adottata per molti processi, grazie all’implementazione dei sistemi informatici di gestione e di trasferimento dati, ha permesso di ottimizzare l'utilizzo di carta e toner per stampanti.
Prodotto | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Carta | |||
Risme | 470 | 390 | -17% |
cons./pers. | 21,36 | 16,25 | -23,9% |
Toner | |||
n. Pezzi | 35 | 30 | -14,3% |
cons./pers. | 1,59 | 1,25 | -21,4% |
Rispetto ai consumi idrici, il trend degli ultimi 2 anni risulta sostanzialmente costante, avendo fatto registrare un aumento non significativo nel 2018 (+0,6%) nell’uso delle risorse idriche, impiegate per utilizzo sanitario, pulizie e irrigazione.
Gli utilizzi diretti di energia da parte del Consorzio riguardano il gas metano, impiegato per il riscaldamento degli ambienti e per l’acqua calda dei sanitari, e l’elettricità, necessaria per condizionare e illuminare i locali, per il funzionamento degli impianti oltre che per l’alimentazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche negli uffici.
Per quanto riguarda i consumi di metano, riconducibili al riscaldamento della sede nei mesi invernali, si è registrata nel 2018 una diminuzione rispetto al 2017 di circa il 15%.
In merito, invece, ai consumi di energia elettrica, si registra un aumento nel 2018 del 7%, dovuto in particolare al raffrescamento dei locali durante il periodo estivo.
L’attuale sede di Cobat fa utilizzo di fonti rinnovabili mediante pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Prodotto | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Metano | |||
m3 | 10.566 | 8.982 | -15% |
cons./pers. | 480 | 374 | -22,1% |
Energia Elettrica | |||
MWh | 114,516 | 122,687 | +7,1% |
cons./pers. | 5,2 | 5,1 | -1,9% |
Nel 2018 si è registrata una lieve diminuzione dei consumi energetici legati agli spostamenti del personale sia in aereo (-2,6%), sia con autovettura (-1,4%) a cui è corrisposto un aumento dei consumi legati all’utilizzo del treno (+13,1%). Quest’ultimo aumento è dovuto principalmente all’aumento dei dipendenti avvenuto nel 2018.
Modalita di spostamento | 2017 | 2018 | Var. % |
---|---|---|---|
Aereo | |||
L | 10.368 | 10.092 | -2,6% |
Treno | |||
MWh | 17,852 | 20,187 | +13,1% |
Autovettura | |||
L | 11.915 | 11.763 | -1,4% |
Totale GJ | 880 | 873 | -0,8% |
Le emissioni di gas serra per il Centro Direzionale sono state stimate a partire dai consumi energetici annui, utilizzando i fattori di caratterizzazione per l’effetto serra sviluppati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC, 2006). L’incremento delle tonnellate di CO2eq di gas serra, emesse nel 2018, rispetta il trend delineato da quello dei consumi energetici.
In accordo con il Protocollo sui gas serra sviluppato dal World Business Council for Sustainable Development e dal World Resources Institute, i valori riportati si riferiscono all’intero ciclo di vita dei vettori energetici utilizzati, includendo anche le emissioni legate alla fase di produzione e distribuzione dei combustibili e i servizi ausiliari.
Come prevedibile, il trend in crescita più significativo, come tonnellate di CO2eq emesse in atmosfera, è relativo agli spostamenti in treno.
I rifiuti prodotti sono esclusivamente di tipo urbano, generati da materiale per ufficio. Per quanto riguarda i toner esausti, di stampanti e fotocopiatrici, il Consorzio ha attivato un servizio di raccolta differenziata gratuito attraverso una convenzione con la società Eco-recuperi srl.
Grazie alla raccolta porta a porta effettuata da AMA Roma SpA, vengono raccolti, in maniera differenziata, carta e cartone provenienti dagli uffici e dalla sistemazione degli archivi.
Nel Centro Direzionale di Roma non sono attivi trasformatori elettrici o apparecchiature contenenti PCB/PCT né è presente amianto nelle strutture edili. L’impianto di condizionamento, soggetto a manutenzione sistematica come previsto dalla normativa vigente, non fa uso di sostanze nocive a danno dell’ozono. Gli scarichi idrici emessi dall’attività, sono di natura esclusivamente civile e non vengono prodotte emissioni sonore significative verso l’esterno.
Cobat monitora anche gli aspetti ambientali indiretti, avvalendosi dei dati forniti dalla propria rete di raccolta: dalla rendicontazione dei ritiri effettuati e in base alle categorie di mezzi utilizzati, il Consorzio ricostruisce i km percorsi e stima le emissioni prodotte per elaborare un indice che esprima i km percorsi per la raccolta di ogni singola tonnellata di rifiuto gestita.
Nel 2018 è stato condotto un nuovo censimento per misurare l’evoluzione delle categorie ambientali dei mezzi di trasporto in uso alla rete dei raccoglitori Cobat.
Anno | Euro 0 | Euro 1 | Euro 2 | Euro 3 | Euro 4 | Euro 5 | Euro 6 | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2017 | 6% | 5% | 12% | 17% | 10% | 27% | 23% | 100% |
2018 | 3% | 4% | 10% | 19% | 12% | 28% | 24% | 100% |
Per gli accumulatori al piombo, tra il 2017 e il 2018, si registra una diminuzione delle percorrenze (-7,9%) per una quantità raccolta totale tendenzialmente costante (-1,2%) rispetto all’anno precedente. Tale tendenza si giustifica in quanto nel 2018 la media dei quantitativi ritirati ad ogni presa è stata superiore rispetto a quella dell’anno 2017.
Km percorsi e accumulatori al piombo raccolti (t)Accumulatori al piombo | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Km percorsi | 631.688 | 581.745 | -7,9% |
Raccolta (t) | 117.425 | 116.000 | -1,2% |
Km/t | 5,38 | 5,02 | -6,7% |
Per quanto riguarda la raccolta delle pile portatili, in presenza di una diminuzione della raccolta del 9,6%, i km percorsi nel 2018 sono aumentati del 58,8% rispetto al 2017. Tale aumento delle percorrenze è la conseguenza della riassegnazione triennale dei punti di prelievo ad opera del CDCNPA avvenuta a metà del 2018.
Km percorsi e pile portatili raccolte (t)Pile portatili | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Km percorsi | 115.017 | 182.666 | +58,8% |
Raccolta (t) | 1.400 | 1.266 | -9,6% |
Km/t | 83,22 | 144,24 | +73,3% |
Per quanto riguarda i RAEE, nel 2018 è stato registrato un netto aumento della raccolta rispetto all’anno precedente. Questo incremento era atteso in quanto il 2017 era stato caratterizzato da una flessione dovuta ad una sovra raccolta avvenuta negli anni precedenti (in massima parte nel raggruppamento R2) che aveva determinato una necessaria compensazione da parte del CdC RAEE; nel 2017, inoltre, il numero di Produttori/Importatori iscritti a Cobat è aumentato con un conseguente aumento dell’immesso al consumo e delle quantità di RAEE da raccogliere.
In accordo con la quantità di rifiuti raccolti, i km percorsi nel 2018 per la gestione dei RAEE sono aumentati del 28,7% rispetto all’anno precedente.
Km percorsi e RAEE raccolti (t)RAEE | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Km percorsi | 996.234 | 1.282.039 | +28,7% |
Raccolta (t) | 13.838 | 18.741 | +35,4% |
Km/t | 72,10 | 68.41 | -5,1% |
Per gli PFU, la totalità dei km percorsi nel 2018 è aumentata rispetto al 2017 (+44,3%). Tale incremento è da un lato la conseguenza dell’aumento registrato nella raccolta (+6,5%), dall’altro del numero maggiore di ritiri da parte di Cobat e di una maggiore capillarità del servizio erogato.
L’incremento della raccolta degli PFU dal 2017 al 2018 testimonia il consolidamento del Consorzio su questa recente filiera come risultato della fidelizzazione degli autodemolitori che in misura sempre maggiore hanno scelto Cobat, tramite il portale del Comitato ACI, come sistema di gestione degli PFU provenienti dalla propria attività.
Km percorsi e PFU raccolti (t)PFU | 2017 | 2018 | Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
Km percorsi | 70.877 | 102.272 | +44,3% |
Raccolta (t) | 1.886 | 2.009 | +6,5% |
Km/t | 37,57 | 50,91 | +35,6% |
Per le fasi di raccolta degli accumulatori al piombo, nel 2018 è stato registrato un calo delle emissioni per tonnellata rispetto all’anno precedente. Il miglioramento si deve, principalmente, alla diminuzione dei km percorsi e, in parte, all’efficientamento, in termini ambientali, del parco mezzi.
Emissioni indirette di inquinanti gassosiFase Raccolta | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 0,64 | 0,59 | -7,8% |
CO | 4,95 | 4,53 | -8,5% |
C0₂ | 3.096 | 2.889 | -6,7% |
PM | 1,15 | 1,06 | -7,8% |
Fase Trasporto | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 2,24 | 2,18 | -2,7% |
CO | 13,68 | 13,38 | -2,2% |
C0₂ | 6.493 | 6.370 | -1,9% |
PM | 3,47 | 3,37 | -2,9% |
Nella filiera delle pile portatili si nota, in fase di raccolta, un aumento delle emissioni di tutti i componenti chimici che si allinea con l’aumento dei km percorsi (+58%), in controtendenza con la fase di trasporto agli impianti in cui si registra una diminuzione, se pur di minore entità, rispetto al 2017.
Emissioni indirette di inquinanti gassosiFase Raccolta | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 11,59 | 17,03 | +46,9% |
CO | 89,03 | 130,18 | +46,2% |
C0₂ | 55.680 | 83.079 | +49,2% |
PM | 20,75 | 30,51 | +47,0% |
Fase Trasporto | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 13,41 | 12,94 | -3,5% |
CO | 81,68 | 79,35 | -2,9% |
C0₂ | 38.779 | 37.773 | -2,6% |
PM | 20,67 | 19,98 | -3,3% |
Le emissioni prodotte dalla raccolta e dal trasporto dei RAEE per tonnellata risultano diminuite di oltre il 50%, con picchi anche del 56%, come risultato dall’ammodernamento del parco mezzi utilizzato da Cobat.
Fase Raccolta e Trasporto | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 12,39 | 5,46 | -55,9% |
CO | 75,50 | 33,87 | -55,0% |
C0₂ | 35.857 | 17.587 | -51,0% |
PM | 19,11 | 8,81 | -56,0% |
Per quanto riguarda la micro-raccolta e il trasferimento degli PFU, è rilevabile un aumento delle emissioni congruente con la notevole crescita dei rifiuti raccolti e, quindi, dei km percorsi nel 2018.
Fase Trasporto e Trasporto | 2017 g/t |
2018 g/t |
Var. % 18-17 |
---|---|---|---|
COVNM | 3,56 | 9,41 | +164,3% |
CO | 21,66 | 57,68 | +166,3% |
C0₂ | 10.286 | 27.458 | +166,9% |
PM | 5,48 | 14,53 | +165,1% |
Per l’attività di trattamento e riciclo dei rifiuti gestiti, Cobat ha confermato la propria partnership con impianti localizzati esclusivamente in Italia, sebbene le strutture di ricezione dei rifiuti di pile portatili effettuino soltanto una cernita prima dell'invio all’estero, vista la momentanea assenza nel nostro Paese di impianti di trattamento.
L’unica eccezione è rappresentata da due impianti in Germania presso i quali vengono conferiti gli PFU raccolti nell’Italia settentrionale.
In questi anni la comunicazione di Cobat è orientata verso la sensibilizzazione ambientale, la formazione per i professionisti della comunicazione e il supporto alle aziende per rendere l’adesione a Cobat un marchio di garanzia green che testimoni l’impegno delle imprese per l’economia circolare italiana.
Storico protagonista della circular economy del Paese, con 30 anni di esperienza nel campo della raccolta e dell’avvio al riciclo di prodotti tecnologici, Cobat ha sempre considerato cittadini e imprese i migliori alleati per dimostrare che il rispetto della legalità e l’applicazione dell’economia circolare siano la soluzione più conveniente per la società e il tessuto economico. Per questo motivo il Consorzio ha promosso, tramite i propri house organ e negli ultimi anni attraverso i canali social e la web tv dedicata, iniziative di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente e della legalità.
Alla base di ogni comportamento virtuoso, oltre all’educazione ambientale, ci deve essere un servizio efficiente e sostenibile da un punto di vista economico e ambientale. E, soprattutto, la consapevolezza dei propri diritti di cittadino compresi, ad esempio, quelli relativi alla possibilità di consegnare le proprie vecchie apparecchiature elettriche ed elettroniche presso i punti vendita, oltre che alle isole ecologiche. Per colmare questo gap, Cobat ha organizzato corsi di formazione sull’economia circolare, accreditati dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, per tutti gli operatori dell’informazione, e sulla legalità e gli eco-reati, in collaborazione con Legambiente.
Nel 2018 Cobat ha confermato la propria partecipazione a Panorama d’Italia, il tour organizzato dal settimanale Panorama, con la produzione di speciali sulle attività del Consorzio, ed ha avviato un progetto di convegni sulla legalità in collaborazione con Legambiente su specifiche regioni quali la Toscana, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Puglia.
Cobat anche quest’anno è stato promotore di e_mob, la Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica, che si svolta presso la regione Lombardia dal 27 al 29 settembre. L’evento ha avuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Fondazione Cariplo, della Camera di Commercio di Milano, del Comune di Milano e della Regione Lombardia. L’obiettivo di e_mob è di tenere alta l’attenzione verso la mobilità sostenibile e configurare Cobat come protagonista dell’economia circolare dell’automotive (in particolare raccolta, riuso e riciclo delle batterie al litio) presso le aziende, i distributori e le istituzioni.
Sul fronte istituzionale come ogni anno si sono ripetute le sponsorizzazioni di: Forum QualEnergia? organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club ed Ecoforum, incontro tra i protagonisti dell’economia circolare italiana attivi nella gestione dei prodotti giunti a fine vita. Il sostegno a Legambiente è stato confermato anche per la presentazione del Rapporto Ecomafia 2018, il report sulle storie e sui numeri della criminalità ambientale in Italia, edito da Edizioni Ambiente.
Con la Fondazione UniVerde il Consorzio ha sponsorizzato il concorso fotografico Obiettivo Terra e il Rapporto gli Italiani e il Solare.
Tra le iniziative divenute ormai appuntamento fisso per gli stakeholder del Consorzio, la presentazione delle attività con la pubblicazione del Rapporto annuale e la presenza alla fiera Ecomondo.
Le pagine social Facebook e LinkedIn hanno rappresentato per il Consorzio un fondamentale canale di comunicazione per promuovere nuovi servizi, fornire informazioni ai Soci, divulgare i contenuti degli house organ Ottantadue e Cobat TV e pubblicizzare eventi e incontri. Grazie a una costante attività di coinvolgimento del pubblico con notizie, curiosità ed eventi, i fan e i follower sono arrivati a oltre 4 mila.
Cobat, a seguito della scissione del consorzio, ha progettato e messo on line il nuovo portale www.cobat.it con tutte le informazioni rivolte a imprese, cittadini e Pubbliche Amministrazioni e con i collegamenti diretti ai Consorzi di filiera: RIPA, RAEE e TYRE. Sono state inoltre messe in evidenza tutte le piattaforme di Cobat: dai progetti speciali agli house organ Ottantadue e Cobat TV.
La newsletter settimanale, particolarmente funzionale alle esigenze del Consorzio e diffusa tra oltre 2 mila contatti tra aziende, enti locali e istituzioni, ha permesso a tutti gli stakeholder di rimanere sempre aggiornati sulle principali notizie di settore e sulle attività di Cobat.
Nato per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulla diffusione di una cultura ambientale nel nostro Paese, l'house organ Ottantadue continua a essere, per i Soci di Cobat, uno storico appuntamento bimestrale con l’informazione nel campo dell’automotive, dell’energia, dell’ambiente, dei rifiuti e dell’innovazione e tecnologia.
Oltre a essere consultabile e scaricabile in digitale dal sito www.ottantaduecobat.it, la pubblicazione è inviata gratuitamente in abbonamento postale con una tiratura annua di 120 mila copie.
Per quanto concerne i materiali informativi, l’area comunicazione ha predisposto uno speciale numero di Ottantadue “Open Scope”, dedicato all’allargamento della categoria dei RAEE. Sempre per mantenere alta l’attenzione sull’allargamento dei nuovi prodotti AEE è stata predisposta e indicizzata una pagina sul sito cobat.it dedicata all’argomento. Ai Produttori/Importatori di tali beni potenzialmente interessati è stata inviata una clip di 90 secondi per spiegare in modo divertente quali apparecchiature entreranno nella famiglia dei RAEE.
Prosegue la programmazione della Cobat TV, la piattaforma online dedicata all’informazione e all’educazione green ideata dal Consorzio. Attraverso la web tv gli utenti possono scoprire tutte le attività realizzate da Cobat, approfondire i grandi temi ambientali, dalle buone pratiche della green economy alle principali novità del settore, mentre le aziende possono avere un’importante spazio per parlare al mondo dell’industria, alle istituzioni e ai cittadini.
Dal 2014 Cobat TV si è rinnovata per raccogliere e sistematizzare il vasto archivio video di eventi e manifestazioni promossi dal Sistema e per valorizzare le buone pratiche ambientali per la creazione di un percorso coerente di crescita collettiva.
I video di Cobat TV sono diffusi attraverso newsletter e tramite i social network e visualizzati tra le 1.000 e le 2.000 volte, superando le 10 mila visualizzazioni per eventi di particolare rilevanza.
Cobat RIPA è il più importante Consorzio italiano per la raccolta e il riciclo di pile e accumulatori esausti, che si avvale dell’esperienza trentennale di Cobat nella gestione del fine vita di questa tipologia di prodotti.
Consorzio di diritto privato, senza scopo di lucro, coerente alle disposizioni di legge imposte ai Sistemi Collettivi, in relazione al Decreto Legislativo 188/2008, è un sistema di raccolta e riciclo accreditato al Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA).
A Cobat RIPA partecipano Produttori e Importatori di pile e accumulatori. Ai propri Soci, il Consorzio mette a disposizione servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e avvio al riciclo di rifiuti di pile e accumulatori esausti.
Anche nel 2018 Cobat si attesta come primo Sistema di raccolta e di riciclo di pile e accumulatori in Italia con più del 47% dell’immesso al consumo nel settore degli accumulatori industriali e per veicoli e il 30% in quello delle pile e degli accumulatori portatili.
Cobat RIPA si occuperà della corretta gestione, raccolta e riciclo di un quantitativo di immesso al consumo pari a oltre 158 mila tonnellate di pile e accumulatori. Cobat RIPA potrà contare su una rete capillare composta da oltre 34 mila Punti di Raccolta distribuiti in tutta Italia presso i quali sono state effettuate nel 2018 complessivamente più di 75 mila missioni di ritiro.
Cobat RAEE è il Consorzio per la raccolta e il riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i moduli fotovoltaici, che si avvale dell’esperienza trentennale di Cobat nella gestione dei rifiuti tecnologici.
Consorzio di diritto privato, senza scopo di lucro, coerente alle disposizioni di legge imposte ai Sistemi Collettivi di finanziamento, in relazione Decreto Legislativo 49/2014, è un sistema di raccolta e riciclo accreditato al Centro di Coordinamento RAEE (CDCRAEE).
A Cobat RAEE partecipano Produttori e Importatori di tutte le categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE). Ai propri Soci, il Consorzio mette a disposizione servizi integrati e personalizzati di raccolta, trattamento e avvio al riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Cobat RAEE si occuperà della corretta gestione, raccolta e riciclo di oltre 70mila tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato nel 2018. Saranno quasi 1.400 i Punti di Raccolta presenti in tutta la Penisola che collaboreranno con Cobat RAEE, presso i quali nell’anno appena trascorso state effettuate oltre 11 mila missioni di ritiro.
Cobat TYRE è il modello Cobat al servizio degli pneumatici fuori uso. La nuova società consortile, specializzata nella raccolta e nel riciclo degli PFU, si avvale dell’esperienza trentennale del sistema Cobat nella gestione dei rifiuti tecnologici, con un focus particolare nel settore automotive.
Cobat TYRE nasce nel 2018 e diventa operativo dal 2019. In pochi mesi ha creato una rete logistica e di trattamento in grado di garantire il servizio in tutta Italia.
A Cobat TYRE partecipano Produttori e Importatori di pneumatici che, per legge, si devono occupare della gestione di questi prodotti quando giungono a fine utilizzo. Fin dalla sua nascita, la società consortile ha raccolto adesioni importanti, come quella di Fintyre, tanto che al suo primo anno di operatività, è già il terzo consorzio su 6 nella gestione degli pneumatici fuori uso.
Un sistema aperto e pronto a garantire la corretta raccolta 365 giorni l’anno e a raggiungere gli obiettivi nazionali e regionali fissati in base ai quantitativi gestiti.
Cobat TYRE, inoltre, svolge anche la raccolta e l’avvio al recupero degli PFU provenienti dal circuito dell’autodemolizione, essendo regolarmente accreditato presso il Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso (ente istituito dal Ministero dell’Ambiente presso l’ACI-Automobile Club d’Italia per la corretta gestione di questa specifica filiera).
Cobat TYRE avrà a disposizione una rete di 122 Punti di Raccolta presso i quali nel 2018 sono state effettuate 415 missioni di ritiro.