Giugno n°2 2022

fotovoltaico

Foto: Adobe Stock, Archivio Compton

L’economia circolare passa anche dai pannelli solari. Lo sa bene Cobat, che ha deciso di potenziare una volta di più i propri servizi per la gestione e il tracciamento dei pannelli fotovoltaici all’insegna di innovazione e sostenibilità. I numeri parlano chiaro. Con oltre 4 milioni di pannelli fotovoltaici registrati, Cobat Raee si configura come il principale consorzio italiano in grado di assicurare la raccolta e il corretto trattamento dei moduli fotovoltaici. Al servizio di produttori/importatori, gestori e installatori, i servizi di Cobat dedicati al settore permettono di recuperare le componenti tecnologiche di cui i pannelli sono composti, grazie ad un network distribuito in tutto il territorio nazionale.

Oltre al sistema di raccolta e trattamento, Cobat mette inoltre a disposizione della Pubblica Amministrazione, del GSE (il Gestore Servizi Energetici) e degli installatori di impianti il portale Cobat Sole. Con un’interfaccia estremamente intuitiva, il sito web sole.cobat.it permette di registrare e geolocalizzare i pannelli e una mappa cromatica continuamente aggiornata mostra la distribuzione del fotovoltaico entro i confini nazionali: ad oggi in pole position ci sono Piemonte (con circa 55.000 moduli) e Lazio (50.000). Cobat assicura quindi la geolocalizzazione, la raccolta, il corretto trattamento dei moduli fotovoltaici e il recupero delle componenti tecnologiche. Ogni modulo è composto da elementi che possono essere impiegati nella produzione di nuovi pannelli fotovoltaici favorendo così l’economia circolare di queste delicate componenti.

RAEE

Diverse le aziende partner di Cobat impegnate nel dare nuova vita ai Raee e ai pannelli fotovoltaici, con proposte innovative ed efficaci. Un esempio significativo è rappresentato da Compton Industriale, azienda con sede a Malo in provincia di Vicenza, che testa i propri prototipi installandoli direttamente su stabilimenti di trattamento rifiuti e dal macchinario Solar 4.0, progettato per il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici, nello specifico per delaminare e recuperare il vetro che li compone e consentire così il successivo recupero di tutti i materiali presenti all’interno del “sandwich” in plastica ed eva (plastiche, connessioni, silicio e altri materiali). Il processo di delaminazione del vetro avviene tramite una serie di utensili in acciaio speciale che, progressivamente, asportano il vetro senza contaminarlo con altri elementi presenti all’interno del pannello fotovoltaico. Il vetro recuperato ha una granulometria che varia da 0.05 mm a 3 mm.

Oltre al portale Cobat Sole e al sistema di raccolta e trattamento, Cobat monitora costantemente l’evoluzione della normativa sui RAEE e sui moduli fotovoltaici a fine vita. Un servizio di informazione e aggiornamento è offerto in questo senso da Cobat Academy che di recente ha dedicato un focus alle novità introdotte dal PNRR e recepite nell’ordinamento italiano con il DL 152/2021.

Innanzitutto c’è stata una modifica del Decreto RAEE numero 49 del 2014, riguardante gli impianti fotovoltaici sottoposti a potenziamento (repowering) o ammodernamento tecnologico (revamping). In questi casi, il Gestore Servizi Energetici provvede a trattenere la garanzia finanziaria dei moduli fotovoltaici sostituiti o dismessi, fatti salvi i casi in cui i soggetti responsabili abbiano già prestato la garanzia finanziaria nel trust di uno dei sistemi collettivi riconosciuti. Gli importi trattenuti sono restituiti ai soggetti responsabili degli impianti solo dopo una puntuale verifica della documentazione che attesti la avvenuta e corretta gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici sostituiti o dismessi. L’articolo 24 bis prevede poi novità per la gestione dei Raee derivanti da AEE di fotovoltaico, incentivate ed installate precedentemente alla entrata in vigore del decreto per i quali è previsto il trattenimento delle quote a garanzia. I soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici possono infatti prestare la garanzia finanziaria, prevista dal Gse nel disciplinare tecnico, dei medesimi importi delle quote trattenute dal Gse stesso nel trust di uno dei sistemi collettivi riconosciuti.

Ma qual è lo stato di salute del fotovoltaico in Italia? Come emerge dall’ultima ricerca realizzata proprio dal Gestore Servizi Energetici - società con un ruolo fondamentale nella promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la gestione dei meccanismi di incentivazione dell’energia - nel corso del 2020 sono stati installati in Italia circa 750 MW di impianti fotovoltaici. Al 31 dicembre 2020 risultano essere attivi nel nostro Paese 935.838 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 21.650 MW.
A fine 2020, due sole regioni concentrano il 29,8% degli impianti installati sul territorio nazionale (Lombardia e Veneto, rispettivamente con 145.531 e 133.687 impianti). Il primato nazionale in termini di potenza installata è rilevato in Puglia, con 2.900 MW (13,4% del totale nazionale); nella stessa regione si osserva anche la dimensione media degli impianti più elevata (53,4 kW). I 55.550 impianti fotovoltaici installati in Italia nel 2020 (2.640 in meno rispetto al dato rilevato nel 2019) sono così distribuiti:
il 59,0% al Nord, il 16,4% al Centro e il 24,6% al Sud.